Lo sciopero indetto dalle lavoratrici e dai lavoratori di Meta System ha attirato l'attenzione dei politici reggiani. "Subito il blocco dei licenziamenti, un accordo di solidarietà e una trattativa trasparente con gli acquirenti – ha detto il sindaco Marco Massari –. La crisi che ha colpito la storica azienda reggiana Meta System, con circa 450 dipendenti nella nostra città, rappresenta un allarme molto serio di cui farsi carico subito. Serve maggiore chiarezza rispetto alle intenzioni della proprietà e agli scenari futuri, con particolare attenzione alla situazione di incertezza di lavoratrici e lavoratori, che da oggi sono in sciopero".
Questa mattina poi, alle 10, il sindaco Massari e il vicesindaco Lanfranco de Franco, saranno presenti allo sciopero permanente in corso davanti all’azienda.
I deputati Pd reggiani Ilenia Malavasi e Andrea Rossi hanno aggiunto: "Pronti a portare la vicenda sul tavolo del Ministro delle Imprese. Ci sono circa 700 posti di lavoro a rischio, di cui 450 a Reggio Emilia, per una situazione molto grave e delicata, probabilmente la più grave crisi aziendale in territorio reggiano da molti anni a questa parte. La vicenda della Meta System, storica azienda reggiana, deve essere immediatamente affrontata, mettendo in campo tutte le attenzioni e gli strumenti a nostra disposizione. Questa vicenda si inserisce nella più complessiva e drammatica crisi del settore automotive italiano, che il governo sta completamente sottovalutando e rispetto alla quale non ci è stata presentata alcuna progettualità".
Il gruppo territoriale M55 Reggio Emilia (Elena Mazzoni, coordinatrice provinciale, Gianni Bertucci consigliere comunale, Stefania Ascari deputata, Marco Croatti senatore, Roberto Neulichedl assessore comunale) ha tenuto a esprimere piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Meta System, coinvolti in una crisi aziendale che mette a rischio moltissimi posti di lavoro: "La crisi di Meta System è un simbolo di un problema più ampio che sta colpendo il nostro territorio, con un tessuto produttivo sempre più fragile e messo sotto pressione da anni di difficoltà economiche".