Sciopero alla Ognibene Power: "Lavoratrice demansionata a causa di un nuovo software"

La denuncia della Fiom Cgil: "Senza confronti preventivi, l’azienda le ha mandato una lettera con la quale veniva informata, di scegliere se restare con incarichi inferiori o il licenziamento".

Sciopero alla Ognibene Power: "Lavoratrice demansionata a causa di un nuovo software"

Gli operai di produzione hanno incrociato le braccia per solidarietà alla collega

Lavoratori in sciopero alla Ognibene Power di Mancasale "per solidarietà nei confronti di un’impiegata demansionata". Lo rende noto la Fiom della Cgil reggiana che racconta tramite una nota come "la scorsa settimana una lavoratrice assunta da quasi venti anni nell’azienda (leader nella produzione di componenti per macchine agricole e movimentazione terra) nonché unica iscritta alla Cgil, si è vista recapitare una lettera avente come oggetto un mutamento di mansioni a lei assegnate perché, dopo aver sostituito la sua mansione con un software, non avrebbe avuto le condizioni per ricollocarla, ragion per cui la sua vicenda lavorativa in soli cinque giorni si sarebbe trovata al bivio tra demansionamento (cioè montaggio/verniciatura/lavaggio) e licenziamento per soppressione del posto di lavoro".

Lunedì, a seguito delle assemblee convocate dalla Rsu e dalla Fiom per affrontare il tema dell’imminente avvio della cassa integrazione, i lavoratori e le lavoratrici di Ognibene in produzione, informati di quanto accaduto, hanno immediatamente deciso di incrociare le braccia fino alla fine del turno in solidarietà alla loro collega impiegata. "Ci risulta davvero incredibile che in un’azienda di queste dimensioni non sia stato possibile trovare una ricollocazione per questa collega coerente con la sua qualifica e con vent’anni di esperienza – dichiara Viola Malandra della Fiom Cgil –. Allo stesso modo ci sembra incredibile che si sia resa necessaria un’azione di dequalificazione e demansionamento di una lavoratrice iscritta al sindacato senza neanche intraprendere un confronto preventivo con chi la rappresenta". Per il segretario provinciale della Fiom, Simone Vecchi, si è trattato di "un atto di forza. Come nella maggior parte delle imprese, anche alla Ognibene ogni situazione critica individuale è sempre stata affrontata col sindacato in maniera costruttiva, mentre stavolta vediamo una scelta unilaterale, un atto di potere puramente discrezionale che non si capisce dove voglia portare se non al conflitto. Auspichiamo che questi episodi siano solo incidenti di percorso, abbiamo chiesto un confronto per riportare le relazioni su corretti binari perché lo scontro avviato dalla direzione HR non serve a nessuno".