ANTONIO LECCI
Cronaca

Schianto contro un albero, muore 56enne

Mauro Brozzi era un magazziniere, la sbandata forse a causa di un malore. Il padre: "Gli ho parlato poco prima, sembrava che stesse bene"

Schianto contro un albero, muore 56enne

Mauro Brozzi era un magazziniere, la sbandata forse a causa di un malore. Il padre: "Gli ho parlato poco prima, sembrava che stesse bene"

Una sbandata improvvisa, con l’auto che invade la corsia opposta per poi abbattere un manifesto pubblicitario e concludere la corsa contro il robusto tronco di un albero, al lato della carreggiata. Uno schianto risultato fatale, ieri mattina verso le 9, a un magazziniere di 56 anni, Mauro Brozzi, di Gualtieri, che era alla guida di una Peugeot 206 diretta dalla Bassa verso Reggio. Alle porte del centro abitato di Cadelbosco Sopra si è verificato l’incidente.

Non si esclude un malore alla base della sbandata, avvenuta all’improvviso in un tratto rettilineo della carreggiata, senza coinvolgere altri veicoli. Sono stati un passante e alcuni residenti in zona a dare l’allarme ai soccorsi, arrivati sul posto con l’ambulanza della Pubblica assistenza di Castelnovo Sotto, l’automedica da Reggio, l’elisoccorso di Parma e i vigili del fuoco del comando cittadino di via della Canalina. Le condizioni del 56enne sono apparse da subito molto critiche, tanto da dover far fronte pure a un arresto cardiaco.

Dopo una lunga attività svolta sul posto per stabilizzare le condizioni dell’uomo, si è provveduto al trasferimento dell’automobilista all’ospedale Maggiore di Parma, a bordo dell’ambulanza, con personale medico a bordo. Ma poco dopo il suo arrivo in ospedale è stato dichiarato il decesso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Gattatico per eseguire tutti i rilievi di legge, coadiuvati dai colleghi del nucleo radiomobile di Guastalla.

Il tratto di strada interessato dall’incidente, tra Zurco e Cadelbosco Sopra, è rimasto a lungo chiuso al traffico, fino all’ultimazione degli accertamenti. Mauro Brozzi lavorava come magazziniere alla ditta Sarong di Reggiolo. Non era sposato e viveva coi genitori Iolando e Claudia al Codisotto di Gualtieri. Lascia anche le sorelle Tania (che gestisce un edicola tabaccheria in paese) e Marzia.

"Gli ho parlato prima che uscisse di casa e mi sembrava che stesse abbastanza bene", confida il padre, mentre riceve la visita di amici e conoscenti che gli manifestano cordoglio e solidarietà in questo momento di lutto.