Schianto, auto si ribalta. "Tratto pericoloso"

Villa Argine, il veicolo finisce nel fossato. I residenti protestano: "Più sicurezza per pedoni e ciclisti, servono sistemi per limitare la velocità"

Un’auto che si schianta in velocità fuori strada, ribaltandosi nel fossato laterale. È accaduto nei giorni scorsi in via Vialato, a Villa Argine, in un tratto di strada che si collega all’ex Statale 63, alla prima periferia di Cadelbosco Sopra. Alla fine, per fortuna, non si registrano conseguenze gravi per il conducente che era a bordo della vettura. Ma l’episodio torna a sollevare le forti polemiche dei residenti, da anni preoccupati per l’alto rischio di incidenti su una strada che necessiterebbe di alcune soluzioni per far limitare la velocità, oltre a presentarsi con ampi tratti senza pubblica illuminazione, anche nei pressi della fermata del bus. "Una testimone – spiegano i residenti – ha raccontato di aver visto il veicolo sfrecciare in velocità prima dello schianto. La scena è stata impressionante, con l’auto che è finita nel fosso, capovolta. Fortunatamente, il giovane conducente è stato in grado di uscire dall’abitacolo, ma si trovava in una situazione di emergenza: senza cellulare, ha dovuto chiedere aiuto ai soccorritori presenti sul posto". L’episodio ha riacceso i riflettori sulla sicurezza di questa strada, già nota per la sua potenziale pericolosità. I residenti chiedono interventi urgenti per migliorare la sicurezza, come la messa in opera di segnaletica adeguata e misure utili a rallentare il traffico: "Ci auguriamo – dicono i cittadini – che si possano adottare in fretta i necessari rimedi per prevenire futuri incidenti".

Negli ultimi anni sono stati diversi gli incidenti, alcuni anche molto gravi, che si sono verificati in quella zona, con i residenti preoccupati perfino quando escono di casa per fare una passeggiata o per immettersi sulle carreggiata dai loro cortili, in auto. I cittadini chiedono maggiori controlli, dei sistemi per contrastare le infrazioni dovute alla velocità e più sicurezza anche per pedoni e ciclisti che frequentano quella strada.

Antonio Lecci