Due interventi di soccorso simili, incredibilmente in contemporanea e allo stesso indirizzo, pur se in due alloggi differenti. Nel primo pomeriggio di domenica, una donna poco più che settantenne, abitante in via Fabbrico a Campagnola, ha manifestato una difficoltà respiratoria dovuta a un boccone di cibo andato di traverso. Ha chiesto aiuto, ma era sola in casa e impossibilitata ad arrivare alla porta per aprirla. Ci hanno pensato i soccorritori, con ambulanza e automedica, ad aprire la porta per poi trasportare d’urgenza la pensionata in ospedale a Guastalla. Non c’è stato bisogno dei vigili del fuoco, i quali però sono stati chiamati pochi istanti dopo a quello stesso indirizzo, stavolta per l’apertura della porta al piano superiore, in un altro appartamento, dove una pensionata era stata colta da malore, ma non riusciva ad alzarsi dal letto. In questo caso sono stati i vigili del fuoco ad aprire la porta, permettendo poi l’accesso ai soccorsi sanitari giunti con ambulanza e autoinfermieristica. Per fortuna, dopo le prime cure, la donna ha dato segni di ripresa, ma è stata portata pure lei in ospedale. In entrambi i casi la tempestività dell’allarme e dell’intervento dei soccorsi hanno permesso di evitare conseguenze ben peggiori. Resta però il problema di tanti pensionati, talvolta molto anziani, che vivono da soli e senza punti di riferimento vicini, dotati di chiavi per poter accedere rapidamente alle abitazioni in caso di emergenza. Spesso pochi minuti possono fare la differenza in un intervento di soccorso.
Antonio Lecci