ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Sara morì nel suo letto d’overdose. Confermata la condanna a Busanelli

Due anni in Appello all’ex fidanzato. La difesa: "Lui pensava che dormisse, andremo in Cassazione"

Sara morì nel suo letto d’overdose. Confermata la condanna a Busanelli

Sara Teneggi morì nel 2017 Aveva solo 29 anni

C’è un nuovo sviluppo nel processo sulla morte della barista Sara Teneggi, 29enne trovata senza vita nel pomeriggio dell’8 ottobre 2017, nella sua camera da letto a Carpineti. Secondo l’autopsia, per lei si era rivelato fatale il mix tra il metadone, potente oppiaceo, e l’alcol.

La Corte d’Assise d’Appello ha confermato giovedì scorso la condanna decisa nel febbraio 2022 a carico di Andrea Busanelli, 41enne che aveva una relazione con la giovane scomparsa. Per lui, che aveva chiesto il rito abbreviato condizionato a sentire il medico legale, il giudice dell’udienza preliminare Dario De Luca aveva deciso 2 anni, ritenendolo responsabile dell’abbandono della ragazza, ma non di averne provocato il decesso. La pena sospesa era stata subordinata al pagamento di una provvisionale di 10mila euro, entro nove mesi dal passaggio della sentenza in giudicato, a ognuna alle parti civili, cioè madre e sorella della vittima (il padre nel frattempo è venuto a mancare), assistiti dall’avvocato Claudio Silvestri. L’avvocato difensore Giovanni Tarquini aveva poi impugnato il verdetto, sostenendo che Busanelli non avesse abbandonato la giovane, in quanto pensava che lei stesse dormendo, e che non avesse chiamato i soccorsi perché non si è accorto che stava male. Il tribunale di secondo grado ha confermato la valutazione fatta dal gup, cioè che il 41enne avesse un dovere di custodia verso la 29enne, aspetto che il legale contesta ritenendo che tra Busanelli e la giovane non ci fosse un legame oggettivamente stretto.

Ora l’avvocato Tarquini sta valutando il ricorso in Cassazione. Oltre a Busanelli, anche un secondo uomo, amico della 29enne, era imputato per abbandono di incapace - perché sotto effetto di sostanze e dunque non in grado di provvedere a se stessa - con l’aggravante di averne causato la morte: lui, un 50enne di Milano, patteggiò davanti al gup De Luca un anno e 8 mesi, pena sospesa. È in corso il processo per altri due imputati: si approderà in gennaio alla discussione delle parti. Silvano Leonardi, 52enne di Castelnovo (difeso dall’avvocato Domenico Noris Bucchi) deve rispondere della cessione di metadone alla 29enne. Il 44enne albanese Erik Lile, che abita a Reggio, assistito dall’avvocato Giuseppe Caldarola, è accusato per la cessione di un grammo di cocaina il giorno prima della morte a Teneggi e a Busanelli, oltreché ad altri consumatori tra il 2017 e il 2018.