Da maggio al via a Rolo il progetto dell’infermiere di famiglia e di comunità, un professionista sanitario con formazione specifica con il compito di promuovere la salute soprattutto attraverso l’educazione e la prevenzione. Il suo operato si rivolge alla popolazione, in particolare alle fasce più fragili su cui vengono attivati progetti personalizzati. I principali interlocutori di questa figura sono cittadini, famiglie, medici di base, pediatri, assistenti sociali, istituzioni, associazioni di volontariato e la comunità in generale, promuovendo in tal modo l’integrazione interdisciplinare. L’infermiere di comunità cerca di intercettare i bisogni di salute della popolazione, senza attendere che le esigenze diventino criticità. Tra gli obiettivi principali, assicurare l’assistenza infermieristica ai vari livelli di complessità, attivando anche i servizi sanitari e sociali necessari, promuovere prevenzione e corretti stili di vita, facilitare i percorsi di cura e presa in carico usando sistemi come la telemedicina o la teleassistenza. La sede infermieristica sarà nella Casa della Comunità di Fabbrico e nel centro diurno di Rolo. L’operatore in servizio è Luca Orboni (al centro nella foto, accanto al sindaco Ruggero Baraldi) con il supporto di Simona Longagnani come riferimento per il settore pediatrico.
a.le.