REDAZIONE REGGIO EMILIA

Sanità, Filippi (Fi): "Più incentivi al personale"

L’esponente degli azzurri replica a Ferrari (Unione): "Servono misure premianti. Non si è investito abbastanza sulla medicina di prossimità"

L’esponente degli azzurri replica a Ferrari (Unione): "Servono misure premianti. Non si è investito abbastanza sulla medicina di prossimità"

L’esponente degli azzurri replica a Ferrari (Unione): "Servono misure premianti. Non si è investito abbastanza sulla medicina di prossimità"

"Occorrono misure premianti per i professionisti che operano in montagna". Replica così al Presidente dell’Unione Appennino, Emanuele Ferrari, l’esponente di Forza Italia (ex consigliere regionale) Fabio Filippi entrando nel dibattito in merito all’organizzazione sanitaria in montagna. "La situazione critica della sanità in montagna non trova precedenti – afferma Filippi –. L’appello del presidente dell’Unione Appennino, Emanuele Ferrari è anche condivisibile, però il sindaco di Castelnovo Monti dovrebbe avere il coraggio di riconoscere che tale situazione di disagio è figlia dell’immobilismo e/o di scelte sbagliate operate dalla Regione Emilia-Romagna dove ha sempre governato la sinistra".

In questo modo l’esponente di Forza Italia, Fabio Filippi replica alle parole del sindaco di Castelnovo Monti che chiede più interventi strutturali e soprattutto innovativi. Infatti Ferrari nel suo intervento ha parlato di coraggio e concretezza "per recuperare anche la fiducia nel dialogo tra le istituzioni e l’Azienda sanitaria dove spesso si osserva un dibattito politico di contrapposizione che non aiuta, quando invece siamo tutti responsabili e coinvolti".

Sulla necessità di rinnovo dell’organizzazione sanitaria regionale è perfettamente d’accordo l’esponente di Forza Italia, Fabio Filippi, che aggiunge: "Il sistema sanitario regionale deve essere riformato perché è obsoleto, non è più al passo con i tempi e con le nuove necessità dei pazienti. E in questa riforma bisogna puntare sulla medicina di base". "È evidente – continua – come le persone finiscano al pronto soccorso o al Cau perché non hanno trovato le dovute risposte nei passaggi precedenti. Per incentivare la presenza di personale medico e infermieristico nelle zone più isolate e fragili, bisogna insistere sull’introduzione di misure premianti per i professionisti che operano in montagna. Tema già posto all’attenzione della Regione senza troppo successo".

"Bisogna sviluppare servizi di telemedicina per favorire l’accesso alle cure – conclude –. Sulla sanità non servono singoli interventi strutturali, ma serve un deciso e globale cambio di rotta. I Cau, nonostante i toni trionfalistici della Regione, non hanno risolto i problemi sul tavolo. Invece di investire sui presidi sanitari di prossimità, si è fatta la scelta opposta. Si veda quello che è successo sui punti nascita. Ora si tratta di rimediare alle scelte sbagliate, calate dall’alto, della sinistra".

Settimo Baisi