DANIELE PETRONE
Cronaca

Sanatoria degli abusi edilizi: "La carrozzeria Capelli srl è l’unica ad aver beneficiato del nuovo piano urbanistico"

Accesso agli atti dei consiglieri comunali Paglialonga (FdI) e Aguzzoli (Coalizione Civica). Su 1.900 pratiche, la modifica riguarda solo la ditta di cui è socio il presidente di Fcr. Tre anni fa fu contestata una multa di 20mila per una casetta, ridotta poi grazie al Pug.

Andrea Capelli,. attuale presidente di Fcr ed ex capogruppo del Pd

Andrea Capelli,. attuale presidente di Fcr ed ex capogruppo del Pd

L’autocarrozzeria Capelli – di cui è socio al 25% l’attuale presidente delle Farmacie comunali riunite ed ex capogruppo del Pd Andrea Capelli – è l’unica ad aver beneficiato della ‘sanatoria’ sugli abusi edilizi introdotta dal nuovo piano urbanistico generale. È quanto emerge dalla risposta fornita dal Comune di Reggio ad un accesso agli atti congiunto presentato dai consiglieri di opposizione Cristian Paglialonga (Fratelli d’Italia) e Fabrizio Aguzzoli (Coalizione Civica). "Si richiede l’elenco dei casi in cui tale modifica ha consentito la sanatoria di pratiche in corso per abuso edilizio, indicando il numero di istanze e le situazioni specifiche che, grazie a questo provvedimento, hanno potuto essere regolarizzate", si legge nell’istanza. "Su 1.900 pratiche da parte della Uoc Sportello Edilizia e Controlli dal 22 aprile 2024 ad oggi – la risposta del municipio – il risultato è: pratica per abuso edilizio dell’immobile divia Norvegia, 3", ossia dell’autocarrozzeria Capelli srl.

La disputa a suon di carte bollate era partita tre anni fa dall’abuso edilizio contestato dall’amministrazione su una casetta di legno concessa nel 2007 alla carrozzeria e adibita a ’reception’ della ditta. Il manufatto, che dopo due richieste di sanatoria respinte (il giudizio si è trascinato fino al Consiglio di Stato) doveva essere demolito è invece ancora in piedi e non risulta più violare la normativa urbanistica a causa della sua altezza. Inoltre la carrozzeria Capelli, inizialmente condannata a pagare una multa di 20mila euro, ha ottenuto una riduzione di importo. A cambiare le carte in tavola erano stati i nuovi strumenti urbanistici del Comune, il piano urbanistico generale (Pug) e il regolamento edilizio, adottati a maggio 2022, che per i locali di ’categoria A’ come quello oggetto di lite, hanno previsto un’altezza minima di 2,70 metri e non più di 3 metri come in precedenza. E ora le opposizioni alludono a una sorta di modifica ‘ad personam’.

"Questa vicenda è uno schiaffo alla trasparenza e all’equità amministrativa – tuona Paglialonga – È inaccettabile che una modifica al regolamento edilizio abbia portato benefici solo a un unico soggetto, per di più legato alla maggioranza politica che governa la città. Il Pd e l’Amministrazione spieghino perché, tra tutti i contenziosi in corso, solo quello di Capelli ha trovato soluzione grazie al nuovo regolamento edilizio. Si tratta solo di una coincidenza?". A fargli eco anche Aguzzoli: "In democrazia chi vince le elezioni governa e chi le perde ha il gravoso compito di vigilanza e di controllo. L’accesso agli atti è uno dei più potenti strumenti a disposizione dei consiglieri per esercitare il loro ruolo. Ci sono atti amministrativi che, come in questo caso, pur rimanendo nel corso della legalità, hanno precise e rilevanti implicazioni politiche di chi governa la città. Se cardine dell’ordinamento giuridico è che la legge debba essere uguale per tutti, altro cardine deve essere che chi stabilisce le regole non lo faccia per favorire nessuno, soprattutto di non favorire uno solo. Crediamo che, nel caso in questione, questo sia successo. Renderlo noto è un dovere e un atto di lealtà".