Reggio Emilia, 17 marzo 2023 – E’ ricominciato questa mattina, con la seconda udienza, il processo per il delitto di Saman Abbas, davanti alla Corte d’Assise di Reggio Emilia. Imputati i genitori, lo zio e due cugini.
Il procedimento per il padre, Shabbar Abbas, è stato ufficialmente riunito al processo per gli altri quattro imputati.
L'avvocato Simone Servillo che difende i genitori della vittima dice che, tramite l'avvocato pakistano, in realtà Shabbar Abbas vorrebbe partecipare al processo.
Il legale dice di aver ricevuto una mail dall'avvocato pakistano di Shabbar Abbas, secondo cui lui è disponibile a partecipare in videocollegamento al processo. «I funzionari gli hanno chiesto se volesse collegarsi e ha chiesto tempo, poi ha sciolto riserva. Ma nel frattempo non c'era più possibilità tecnica. Lui vuole, ma a oggi ci sono difficoltà oggettive perché lui è detenuto all'estero. Se oggi fosse stato predisposto videocollegamento lui sarebbe qui», ha precisato Servillo.
Chiesto sconto di pena per zio e cugino
A margine dell’udienza ha parlato anche l’avvocato Barbara Iannuccelli, che assiste il fidanzato di Saman (assieme all’avvocato Claudio Falleti) come parte civile: "I genitori del fidanzato Saqib ricevevano spari intorno alla casa in Pakistan ogni volta che Saqib rilasciava interviste. Per questo motivo chiediamo che i suoi genitori siano portati in Italia”. Saqib sporgerà una nuova denuncia per le dichiarazioni fatte da Shabbar Abbas dal Pakistan che riguardano i 20mila euro che Saqib avrebbe percepito per far sparire Saman.