REDAZIONE REGGIO EMILIA

Saman, ora si cercano le auto passate nella zona il 30 aprile

Grazie alle telecamere che rilevano le targhe si prova a capire se ci possono essere stati passaggi sospetti. Già identificati e sentiti alcuni pakistani, ora si spera di riuscire ad individuare qualche testimone

Migration

Sotto il sole cocente ieri sono riprese le ricerche del corpo di Saman Abbas, nei campi e tra le serre nei pressi dell’abitazione della famiglia della giovane pakistana, che si ritiene sia stata uccisa nell’ambito di un piano messo a punto dai suoi stessi familiari. Dopo il fine settimana che ha visto impegnati anche i cani dell’associazione Detection Dogs Ticino, rimasti tre giorni a controllare i punti dei campi in cui erano emersi sospetti durante i carotaggi e l’attività col geosonar e con l’elettromagnetometro, oggi sono attesi i cani del nucleo cinofilo dei carabinieri di Bologna. Ed è prevista un’azione su un’area ancora più vasta rispetto a quella che è stata analizzato, metro dopo metro, in queste ultime settimane, attraverso un controllo in profondità con il geosonar, con l’elettromagnetometro e con l’azione dei carotaggi, che praticamente non sono mai stati sospesi, con squadre di carabinieri che hanno agito in quasi tutte le serre. Le stesse in cui sono stati poi fatti transitare i cani specializzati nella rilevazione di odori sospetti, anche a notevole profondità.

Militari, operatori e tecnici in queste settimane hanno svolto operazioni di carotaggio e sondaggio del terreno senza sosta, spesso con doppi turni nella stessa giornata e con ferie e riposi saltati. La volontà di ritrovare il corpo della giovane è ormai diffusa tra tutti gli investigatori e tra le forze dell’ordine, che da settimane stanno svolgendo le ricerche. E ora si stanno ipotizzando ricerche estese in un raggio più ampio, anche in campi limitrofi a quelli che sono stati finora controllati palmo a palmo. Non viene scartata neppure l’ipotesi che il corpo di Saman possa essere stato nascosto in un cantiere.

Qualcuno ha pure pensato al cantiere della nuova strada Cispadana. Ma al momento questa pista non viene ritenuta prioritaria, soprattutto per la evidente distanza tra questo cantiere e l’abitazione degli Abbas in via Colombo.

Stanno inoltre proseguendo gli accertamenti sui proprietari di tutti gli autoveicoli transitati su via Colombo, tra Novellara e Reggiolo, la sera del 30 aprile, in cui si ritiene possa essere stata uccisa la diciottenne pakistana. Su quella strada sono attive le telecamere che rilevano veicoli e relative targhe. Dopo aver contattato alcune persone "sospette", partendo da cittadini pakistani che potevano avere qualche collegamento con gli attuali indagati, ora si stanno completando gli accertamenti attraverso contatti con altri conducenti che erano transitati quella sera sulla strada provinciale tra Novellara e Reggiolo, per verificare se possano aver notato qualcosa di sospetto o anomalo al loro passaggio.

Antonio Lecci