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Saman, metamorfosi dello zio: "Piange solo per la galera"

Le rivelazioni dei due detenuti magrebini sull’imputato Danish Hasnain "L’ha spinta a terra, ha messo le ginocchia sulla schiena e ha staccato il collo".

Saman, metamorfosi dello zio: "Piange solo per la galera"

di Alessandra Codeluppi

Racconta di una metamorfosi di Danish Hasnain, il detenuto che avrebbe raccolto da lui la confidenza su come Saman Abbas sarebbe stata uccisa, cioè con l’apporto di tutti e cinque gli imputati nel processo per omicidio. Mentre un altro carcerato, che ha parlato col primo, fa di Hasnain un ritratto diverso, frutto di una sua impressione più negativa. Al primo Danish sarebbe apparso pentito per ciò che avrebbe fatto. Per il secondo sarebbe invece solo preoccupato per la propria sorte giudiziaria. Lo zio della 18enne pakistana prendeva il caffè insieme al carcerato a cui avrebbe fatto la confessione. Stando al suo racconto, all’inizio si diceva estraneo: "Sono innocente... Quella lì è la mia bambina... Non posso e non potevo... anche toccarla". Poi Hasnain avrebbe avuto un crollo emotivo: "Un giorno l’ho visto piangere dove facciamo la doccia. Lui mi ha abbracciato, io gli ho chiesto cos’avesse". Hasnain avrebbe risposto: "Sono finito... la mia vita è finita".

Danish gli avrebbe raccontato del proposito di suo fratello Shabbar Abbas, padre di Saman, di creare un giro di matrimoni combinati per soldi proprio a partire da quello di sua figlia con il cugino che era suo promesso sposo in Pakistan. E poi della morte violenta: "Danish l’ha spinta e fatta cadere a terra, ha messo le ginocchia sopra la schiena e ha staccato il collo. Gli altri l’hanno tenuta per i piedi e per le mani. Anche la mamma". Mentre il padre "era lì: guardava mentre fumava". Mentre raccontava, Hasnain sarebbe scoppiato in lacrime. "Dopo un periodo in isolamento, "Danish è tornato più triste... è pentito... quando parlava con qualcuno diceva: ‘Io ho finito... la mia carriera è finita’".

L’altro detenuto, quello che ha appreso circostanze dal primo, riferisce che la confessione sarebbe avvenuta "mentre i due giocavano a carte e Danish ha iniziato a piangere". Il racconto riportato è questo: "Hanno bloccato la ragazza in piedi e poi anche il padre... ha preso anche la mano con la gamba mentre stava fumando perché voleva fare qualcosa nell’omicidio... Uno ha bloccato la gamba e l’altro la gamba con la mano e il padre ha bloccato la mano coi piedi perché stava fumando la sigaretta perché tutti volevano intervenire". E ancora: "Danish è andato sopra la schiena e ha fatto una manovra indietro e basta per non lasciare sangue, alla presenza della madre". Su Hasnain riferisce un’impressione opposta rispetto al primo detenuto: "Secondo me non è pentito o ha pianto perché lui ha ucciso o gli dispiace per la ragazza. Lui piange per la galera, non per la ragazza".