Saman, fissato l’appello per il 27 febbraio

Il processo in Corte di assise di appello a Bologna sull'omicidio di Saman Abbas, 18enne pachistana, inizierà il 27 febbraio 2025. Imputati i genitori e altri familiari, con varie vicende giudiziarie e un ritrovamento drammatico nel 2022.

Saman, fissato l’appello per il 27 febbraio

Il processo in Corte di assise di appello a Bologna sull'omicidio di Saman Abbas, 18enne pachistana, inizierà il 27 febbraio 2025. Imputati i genitori e altri familiari, con varie vicende giudiziarie e un ritrovamento drammatico nel 2022.

Prenderà il via il 27 febbraio 2025, oltre un anno dopo la conclusione del giudizio in primo grado, il processo in Corte di assise di appello a Bologna sull’omicidio di Saman Abbas, 18enne pachistana morta nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 e trovata sepolta in un casolare vicino a casa, a Novellara (Reggio Emilia), a novembre 2022. Imputati sono Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, genitori, condannati all’ergastolo dalla corte reggiana. La madre è stata estradata in Italia il 22 agosto e non ha partecipato al primo grado di giudizio, mentre il padre è stato consegnato dal Pakistan a processo in corso. Poi lo zio Danish Hasnain, 14 anni la sua condanna e infine i due cugini di Saman, Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz, accusati dalla Procura e dai carabinieri per aver agito in concorso con gli altri familiari, ma assolti e scarcerati a dicembre 2023.

Dopo la sua scomparsa ci sono state le ricerche, durate un anno e mezzo fino al ritrovamento del cadavere, in una fossa scavata nella terra, dentro un casolare diroccato a mezzo chilometro da casa. Lì dove tutti l’avevano cercata ma nessuno l’aveva trovata, nonostante l’impiego di uomini, risorse e sofisticati strumenti.

Ben prima però si era capito che la diciottenne non era solo sparita e le indagini dei carabinieri si erano concentrate sui familiari. Il primo maggio 2021, il giorno dopo il delitto, i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, erano volati in Pakistan. Entrambi sono poi stati trovati e arrestati dalla polizia locale, per essere estradati in Italia.