Reggio Emilia 13 luglio 2021 - È stato fissato per venerdì 23 luglio alle 10 in tribunale a Reggio Emilia, l'incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza del fidanzato di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa e che si presume sia stata assassinata dalla famiglia a Novellara, nella Bassa Reggiana. Il giovane pachistano, assistito dall'avvocato Claudio Falleti del Foro di Alessandria, era inviso alla famiglia della ragazza e ha raccontato le minacce e le pressioni ricevute da parte degli Abbas - anche nei confronti dei suoi genitori in patria - affinché lasciasse Saman.
Saman Abbas, in 300 al flash mob: "Noi pakistani non siamo tutti così"
Ieri, dopo 67 giorni, sono state interrotte le ricerche della giovane, promessa a un cugino in Pakistan per un matrimonio forzato, al quale si è rifiutata. Saman e il suo fidanzato, stando a quanto racconta quest'ultimo, avevano pianificato una fuga i primi di maggio per poi sposarsi. Ma nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio della ragazza si sono perse le tracce e gli investigatori pensano che sia stata uccisa. Cinque gli indagati: lo zio - ritenuto l'esecutore materiale del delitto - due cugini, di cui uno è in carcere, mentre l'altro è ricercato in tutta Europa assieme allo zio, e i genitori latitanti in Pakistan. Paese col quale è stata attivata una rogatoria internazionale per la cattura volto all'estradizione. Sono tutti accusati in concorso di omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere.