Una perizia sulle telecamere dell’azienda agricola dei Bartoli a Novellara, dove viveva Saman Abbas, e su quelle dei vicini di casa, gli Iemmi. L’ha disposta la Corte d’Assise, davanti alla quale è in corso il processo per l’omicidio della pakistana 18enne di Novellara, che vede imputati i genitori, lo zio e due cugini. L’analisi è stata chiesta dall’avvocato Liborio Cataliotti, difensore dello zio Danish Hasnain: "Gli orari sovraimpressi rispetto alla videosorveglianza di casa Abbas non sono corretti: non combaciano con quelli delle telefonate delle persone riprese col cellulare in mano – ha rimarcato – La decisività degli orari emerge dal riferimento alle interlocuzioni tra Shabbar, o il suo telefono, verso il cellulare di Hasnain, terminate alle 23.57 (del 30 aprile 2021, ndr), dato che si incrocia con l’ultima immagine in cui vediamo Saman".
Cataliotti ha sostenuto che da quattro deposizioni di carabinieri chiamati a testimoniare sono emerse "versioni diverse". Uno "ha riferito che la verifica sulla veridicità degli orari Bartoli nasce dal riscontro, tranne una sfasatura di qualche secondo, con un fantomatico impianto pubblico". Un altro "ha detto che il 5 maggio 2021, quando fu acquisito il sistema Bartoli fu controllata la coincidenza con gli orari in dotazione ai militari che fecero il sopralluogo". A un terzo "chiesi se coincidevano i sistemi Iemmi e Bartoli, ma lui rispose che gli orari Iemmi non sono stati neppure estrapolati: ma compare un orario diverso e non è cosa da poco, perché ci sono momenti in cui due sistemi riprendono lo stesso luogo, cioè lo spigolo di casa dove sparì Saman". Un altro "ha riferito che la videosorveglianza Abbas è avanti di dieci minuti, mentre l’altra è sfasata di circa un minuto e mezzo. Ma in realtà sono 12-13 minuti: e lui lo ha detto in dibattimento, dopo che tutti gli altri atti d’indagine dicevano altro, e cioè che il sistema Bartoli era corretto". Cataliotti rileva che l’ordinanza di custodia in carcere per Hasnain "dà importanza decisiva a questo dato: si dice che, attraverso l’incrocio degli orari della videosorveglianza col racconto del fratello di Saman, si è soppesata la veridicità delle sue parole". Ieri, a causa di problemi tecnici, non è stato allestito il videocollegamento col Pakistan ed è saltata l’audizione del fratello di Saman, slittata all’8 settembre. Per il 15 è prevista la testimonianza di Ayub Saqib, fidanzato di Saman e parte civile. Poi si va verso il finale: il 26 settembre si terrà la requisitoria del pm e a seguire, fino al 20 ottobre, la discussione delle altre parti.
Alessandra Codeluppi