Novellara (Reggio Emilia), 16 giugno 2021 - Il lavoro sotto le serre si svolge soprattutto nelle primissime ore del mattino, alla ricerca del corpo di Saman Abbas, a Novellara, per evitare la calura di queste giornate ormai estive. I carotaggi sembrano azioni semplici, ma diventano basilari in caso di presenza di oggetti sospetti o di un corpo umano nel sottosuolo. I sottili tubi in metallo arrivano fino a quasi un metro di profondità con la loro estremità appuntita. Vengono infilati in modo deciso nel terreno.
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Se dovessero entrare in contatto con un’area in cui si trova un corpo, gli effetti all’olfatto sarebbero immediati. E spesso, quando il tubo viene estratto dal suolo, si avvicina l’estremità al naso per avvertire eventuali odori sospetti. Gli stessi che possono essere rilevati ancora più nitidamente dai cani molecolari, ormai di casa tra le serre di Novellara, in grado di avvertire questi eventuali odori anche a maggiore distanza.
L’ azione dei carotaggi prosegue senza sosta. Sono oltre 160 le serre presenti nell’area dell’azienda Le Valli, dove lavorava la famiglia di Saman. In queste l’elettromagnetometro e i droni hanno rilevato situazioni potenzialmente sospette in almeno una sessantina. Poco più di una decina è stata scandagliata, e il lavoro da fare resta ancora immenso. Ma il desiderio di risolvere il caso è fortissimo negli investigatori, quando nei militari dell’Arma che ormai da settimane sono costantemente al lavoro tra scavi, perforazioni e carotaggi nei terreni coltivati e soprattutto nelle serre, dove si ritiene possa essere stato sepolto il corpo della ragazza, dopo il delitto che risalirebbe alla serata del 30 aprile.