Reggio Emilia, 22 marzo 2022 - È arrivato alle 18,20 alla Pulce Nomanhulaq Nomanhulaq (il video dell'arrivo a Bologna) il 35enne pachistano cugino di Saman Abbas e indagato per il presunto omicidio e occultamento del cadavere della giovane scomparsa il 30 aprile scorso da Novellara. Scortato da cinque macchine tra carabinieri e polizia penitenziaria, l’uomo non è mai sceso dall’auto, venendo accompagnato direttamente in carcere di fronte ai giornalisti assiepati davanti alla Pulce.
L'uomo era stato rintracciato e arrestato a Barcellona il 14 febbraio scorso dopo una latitanza di quasi dieci mesi. Dopo l'ok all'estradizione dato dalla corte di giustizia spagnola nelle settimane scorse, oggi è stato accompagnato dalle forze dell'ordine catalane all'aeroporto internazionale dove ad accoglierlo c'erano gli uomini dei servizi di cooperazione internazionale della polizia criminale del ministero dell'Interno che hanno volato con lui con destinazione aeroporto Marconi di Bologna, dove è arrivato intorno alle 16.
Una volta atterrato, in sneakers bianche, jeans e giacca senza un cappuccio a coprire il volto, i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio lo hanno poi preso in consegna per accompagnarlo nel carcere reggiano, dove, venerdì, sarà interrogato dalla procura.
Già in carcere un altro cugino e lo zio della giovane (ritenuto dagli inquirenti l'esecutore materiale del delitto), entrambi catturati in Francia ed estradati in Italia.Tutti e tre sono indagati per omicidio insieme ai genitori di Saman, ancora latitanti in Pakistan. La ragazza pachistana svanita nel nulla da fine aprile scorso da Novellara nella Bassa Reggiana, secondo la procura di Reggio Emilia, sarebbe stata uccisa dai familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato in patria.