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Saman Abbas, romanzo criminale: un anno di bugie e misteri

Cinque indiziati per la scomparsa della ragazza pakistana di Novellara di Reggio. Tre in carcere, il padre e la madre fuggiti: nessuno confessa l’orribile omicidio

Novellara (Reggio Emilia), 27 marzo 2022 - C’era una volta Saman Abbas, una Cenerentola col cuore da principessa moderna. Voleva partecipare, pure lei, al ballo della vita: pakistana, si era definita, su Instagram, un’"italian girl". Amava la libertà dell’Occidente, cioè poter scegliere per se stessi: lei l’aveva intravista dopo essersi trasferita qui con la famiglia. Saman è la 18enne sparita ormai da un anno dalla sua casa di Novellara, in provincia di Reggio, dopo la mezzanotte del 30 aprile 2021. L’ipotesi della Procura è che sia stata uccisa per mano di chi avrebbe dovuto volerle bene, per la sua ribellione alle tradizioni e a un matrimonio combinato.

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Saman, 18 anni quando è scomparsa: come le piaceva essere e come la volevano i famigliari
Saman, 18 anni quando è scomparsa: come le piaceva essere e come la volevano i famigliari

In realtà Saman è scomparsa prima: da quando, dopo aver frequentato l’ultimo anno di scuole medie a Novellara, avrebbe voluto proseguire gli studi, ma la famiglia glielo ha impedito. Dei due anni che mancavano per completare l’obbligo scolastico, nessuno si è accorto. La madre aveva raccontato che lei passava le giornate in casa, aiutandola nei lavori domestici. Come una Cenerentola. Ma una differenza: lei si era aperta gli occhi sul mondo grazie ai social network. Non amava il velo e gli abiti coprenti della tradizione: preferiva felpa, jeans, sneakers e un rossetto acceso. E le piaceva farsi i selfie. Nel giugno 2020 era andata in Belgio e aveva frequentato per un paio di settimane un giovane afghano: tornata a casa, il padre non l’aveva presa bene e l’aveva picchiata. I servizi sociali l’avevano allontanata e collocata in comunità.

Lei raccontò che i genitori avevano comprato per lei un biglietto aereo per il Pakistan: nel dicembre 2020 dopo avrebbe dovuto sposare un ragazzo di undici anni più vecchio, e da lei non voluto. Intanto si era fidanzata con un connazionale in Italia, che oggi ha 25 anni: i genitori di lei non gradiscono la relazione e il padre arriva a minacciare di morte nel Paese natale la famiglia di lui. Nel frattempo Saman diventa maggiorenne e, l’11 aprile, lascia la comunità. Col nuovo fidanzato trascorre alcuni giorni a Roma: restano solo le promesse di matrimonio e un abito rosa a balze per il grande giorno. Alla mezzanotte del 30 aprile, come nel più brutto degli incantesimi, Saman sparisce. La madre Nazia Shaheen e il padre Shabbar Abbas, la mattina del giorno dopo volano in Pakistan. Vanno all’estero anche lo zio Danish Hasnain e due cugini, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq. Il fratello minore di Saman ha sentito gli ultimi concitati dialoghi in famiglia e ha indicato lo zio come possibile autore materiale del delitto: "Secondo me l’ha strangolata".

In maggio viene fermato Ijaz, a Nîmes, in Francia; poi in settembre tocca a Hasnain, preso a Parigi; infine, il mese scorso, a Nomanulahq, arrestato a Barcellona. Nell’estate scorsa, le serre dei cocomeri dell’azienda agricola, a Novellara, dove la famiglia lavorava e abitava, sono state setacciate da centinaia di carabinieri, e così le campagne attorno: ma di Saman nessuna traccia. I tre indagati, ora in custodia cautelare in carcere a Reggio, hanno negato tutto. "L’esito di indagini complesse ci ha permesso di arrivare alla cattura dei tre indiziati. Sarebbe stato di conforto ritrovare Saman: vorrei lasciare un margine di speranza che non c’è", dice Stefano Bove, comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri reggiani, coordinati dal pm Laura Galli: "Stiamo dispiegando il massimo impegno investigativo". Intanto Saman è diventata una principessa di libertà: vive nei pensieri di chi le ha voluto bene, ancora la cerca strenuamente e nei cuori di tanta gente.