Cadelbosco Sopra (Reggio Emilia), 18 giugno 2024 – Ha colpito il cuore di tanti reggiani la vicenda di Damiano Cabassi, 38 anni, disabile di Cadelbosco Sopra, vittima nei giorni scorsi del furto della sua bici attrezzata che usava da una decina d’anni per brevi spostamenti. Un furto diventato oggetto di una sua lettera aperta, pubblicata ieri dal Carlino e ’virale’ sui canali social. E gli effetti non hanno tardato ad arrivare.
"Ho letto sul web – ci ha confermato ieri Damiano, neo consigliere comunale di maggioranza per Cadelbosco per Tutti – che ci sono persone che vorrebbero dare un contributo per riacquistare una bici simile a quella che mi è stata rubata. Ma non solo: un gruppo di vicini di casa si è proposto di organizzare una raccolta di fondi per acquistarla. Ma forse non ci sarà bisogno di collette, visto che un signore, leggendo della mia vicenda, si è messo in contatto con me per donarmi una bici simile, usata, a disposizione già nei prossimi giorni".
Damiano Cabassi, che sarebbe stato disposto anche a ricomprarsi da solo la bici – che lo rende autonomo negli spostamenti – è davvero felicissimo di tutta la solidarietà che sta ricevendo.
"Spero di conoscere i malviventi che hanno rubato la mia bicicletta e di conoscere pure il motivo di questo atto ignobile", dice Damiano. Ma l’amarezza per questo gesto attuato da una persona "cattiva" sembra sparire quando riflette sulle tantissime persone che, al contrario, si stanno mobiliando per aiutarlo.
Perché quella bici Atala con grande cestino posteriore è fondamentale per l’autonomia del 38enne: "Quando mi sposto a Reggio città – aggiunge – lo faccio solo col triciclo, perché la mia disabilità non mi permette di prendere la patente. Il principale obiettivo della mia vita è sempre stato quello di essere autonomo in tutto. Vivendo tanto tempo in campagna, è entrato in me un forte sentimento verso l’ecologia, che sto facendo conoscere attraverso le mie poesie. Scrivo versi sull’ecologia e sono riuscito nella mia azienda a progettare un percorso sensoriale".
Damiano Cabassi non si è mai arreso davanti all’handicap. È laureato in Scienze della comunicazione e ha pubblicato una sua prima raccolta di poesie intitolata "Sdèsdet. Tutto ciò che la scrittura eterna può raggiungere". "Mia grande gioia è stato sapere che una delle 500 copie stampate – confida – ha raggiunto il Vaticano ed è andata nelle mani di Papa Francesco, il quale mi ha ringraziato personalmente".