REDAZIONE REGGIO EMILIA

Ruba ciambelle e biscotti. Tradito dalle telecamere

Furto alla pasticceria Incerti, la polizia arresta un 23enne. Caccia al complice. Il titolare: "È la terza volta da gennaio che ci saccheggiano, abbiamo paura".

Una ciambella (foto di repertorio)

Una ciambella (foto di repertorio)

Per la terza volta, da gennaio a oggi, la pasticceria ‘Incerti’ in via Tamburini 3, nella zona di San Maurizio, è finita nel mirino dei ladri: l’ultima è accaduta la scorsa notte, quando la polizia di Stato ha arrestato uno dei due uomini entrati dentro l’attività. "Abbiamo paura", dice il titolare Franco Incerti, facendo riferimento anche a quanto avvenuto mercoledì notte nella pasticceria ‘Lucia’ del quartiere Ospizio, non lontana dalla sua, dove il proprietario è stato preso a pugni e derubato. "Da gennaio a oggi abbiamo subito due tentativi di furto: in un caso hanno danneggiato il vetro antisfondamento, che però ha retto; nell’altro hanno buttato un tombino contro la vetrina", racconta Incerti. Nella notte di ieri, intorno all’1.40, gli agenti delle volanti sono accorsi nel suo locale a seguito della segnalazione alla sala operativa fatta dai proprietari su un furto in atto. I poliziotti hanno trovato la porta forzata, il vetro danneggiato e strumenti da scasso lasciati a terra. "Ci hanno portato via 130 euro in moneta", conferma il titolare. Gli agenti hanno visionato la videosorveglianza, che immortalava due uomini che avevano svuotato il registratore di cassa e prelevavano merce. Qualche minuto dopo, in via IV Novembre, gli agenti hanno notato un uomo in bici che combaciava perfettamente con uno dei ricercati. Lui, il 23enne Zohir Najmaoui, marocchino irregolare e con precedenti, è stato perquisito. Aveva mezzo grammo di crack e diverse monete, di cui alcune di piccolo valore (1, 2 e 5 cent), spesso presenti nel fondocassa. E anche una ciambella, due confezioni di frutta secca caramellata e una decina di biscotti. Sono scattati l’arresto per furto aggravato in concorso e la sanzione amministrativa per uso personale di stupefacenti.

Il giovane, senzatetto che si appoggia a un dormitorio, è comparso ieri davanti al giudice Giovanni Ghini per la direttissima. Ha risposto alle domande dicendo che non ricordava l’accaduto perché usa droga. Il pubblico ministero ha chiesto di non applicare misure cautelari perché incensurato. L’avvocato difensore Claudio Bassi si è rimesso a giustizia. Il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà, dando però il nullaosta per l’espulsione dal territorio nazionale. È stato chiesto un termine a difesa per la direttissima che è stata rinviata.

Alessandra Codeluppi