REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Risse per la supremazia. Stanchi di queste violenze"

Nel paese cresce il malcontento dopo l’ultimo episodio da far west. Il parroco, don Minotta, domenica leggerà in chiesa una riflessione .

Un’immagine dell’ultima scazzottata avvenuta nel cuore del paese rivierasco

Un’immagine dell’ultima scazzottata avvenuta nel cuore del paese rivierasco

"Siamo stanchi di risse, liti, auto che sgommano anche sui marciapiedi… Si faccia qualcosa di concreto". Chi abita o lavora in centro a Boretto non si stupisce più di tanto di quanto accaduto domenica sera nel cuore del paese, tra botte, inseguimento in auto fin nel cortile dell’oratorio, con due persone alla fine portate in ospedale. "Tra risse al lido Po, che talvolta continuate anche in centro paese, fino alle scorribande in auto, assistiamo a situazioni di potenziale pericolo. Senza contare le liti davanti a locali pubblici, in zona stazione, al porto… Siamo stanchi", aggiungono i cittadini, segnalando abuso di alcolici ma anche desiderio di "predominio sociale" di baby gang o di giovani "bulli".

"Troppe volte – aggiungono – assistiamo a risse o scontri per motivi stupidi: si sfida qualcuno per dimostrare di essere più forte di lui. E se si ha il predominio, ci si vanta con gli amici e si postano le immagini sui social". Anche sulla rissa di domenica sera, non si esclude che possa esserci alla base una "sfida", che solo per un puro caso non si è tramutata in dramma.

Il parroco, don Giancarlo Minotta, conferma la lunga serie di risse in paese, annunciando una lettera di "riflessione" che verrà letta domenica in basilica e diffusa sui social. La dinamica dei fatti, grazie ai video girati da alcuni testimoni ma soprattutto alle immagini delle telecamere piazzate in centro, sembra essere stata delineata dai carabinieri. Restano da confermare le cause scatenanti. Diverse le versioni. L’avvocato Gianluca Vinci, che assiste il moldavo, parla di una aggressione alle spalle, senza motivo, con una bottigliata al collo. Secondo la controparte, invece, sarebbe stato il moldavo a provocare e a dare il via al diverbio.. Intanto, il sindaco Andrea Codelupi è intenzionato a mettere in atto ogni tipo di intervento per frenare questo tipo di situazioni. Non esclude neppure una costituzione di parte civile del Comune in caso di processo. Dopo un primo incontro con la polizia locale, oggi dovrebbe svolgersi un nuovo summit, stavolta con i carabinieri.

Antonio Lecci