CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Rissa in via Roma e in ospedale a Reggio Emilia, chi sono i sei denunciati

Indagini delle polizia di Stato, nei guai ragazzi dai 19 ai 31 anni di età. Prima la violenza in centro, poi le bande rivali si sono spostate al pronto soccorso: feriti anche un infermiere e una barelliera

Rissa in via Roma (a destra) e all'ospedale (sinistra): chi sono i sei denunciati

Rissa in via Roma (a destra) e all'ospedale (sinistra): chi sono i sei denunciati

Reggio Emilia, 13 agosto 2024 – Rissa in via Roma e poi al pronto soccorso, la polizia di Stato ha denunciato sei uomini, tutti egiziani. La violenza, con tanto di coltellate, che ha portato al ferimento di quattro persone (di cui uno più grave) era scoppiata venerdì nel tardo pomeriggio, poco dopo le 19, sotto gli occhi allibiti di passanti e residenti, poi lo scontro tra bande si era ’trasferito’ all’ospedale, dove le gang avevano iniziato a picchiarsi al triage. Un infermiere e una operatrice sono rimasti feriti.

"Pugni, calci, telefoni in testa, c’era sangue ovunque", avevano riferito. Ora, sono stati denunciati sei egiziani per rissa aggravata e lesioni personali: si tratta di un 19enne, un 22enne, un 23enne, un 24enne, un 29enne e un 31enne. La violenza tra stranieri si era scatenata in via Roma all’altezza del civico 51.

La rissa sarebbe scoppiata all’improvviso fra le due fazioni rivali. Poi le coltellate: uno di loro aveva avuto la peggio, con ferite che lo hanno raggiunto alle braccia e al torace. Anche altri tre lite sarebbero rimasti coinvolti, ma solo uno è stato portato in ospedale con ferite di media gravità. Poi gli altri però sono andati autonomamente al pronto soccorso e lì sono ricominciate le scene di violenza: un infermiere 30enne e una barelliera dipendente di Cidas hanno riportato contusioni al braccio e alla testa.

Entrambi stavano medicando il ferito giunto per primo dalla rissa di via Roma quando sono corsi a sedare la zuffa che era cominciata nella sala d’aspetto fra gli altri. "La nostra solidarietà ai colleghi coinvolti in questo fatto di cronaca che – commenta Alberto Ansaloni, Cisl Fp Emilia Centrale –, come accaduto anche in passato sia al Santa Maria che neglialtri ospedali della provincia, mette a rischio la salute di chi lavora per curare tutti noi e di tutti i pazienti che accedono in modo civile all’ospedale. Per tentare di fermare queste situazioni occorre rivalutare una maggior apertura del posto di polizia in ospedale, oggi presente solo alla mattina".