Davanti al giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi si è tenuto ieri l’interrogatorio di garanzia per il 60enne che sottoporrebbe la moglie a vessazioni da almeno due anni. Secondo i carabinieri di Casina, l’uomo avrebbe impedito alla moglie di uscire di casa da sola o di frequentare amiche, costringendola a dedicarsi solo alle faccende domestiche. L’uomo l’avrebbe minacciata: "Ti uccido", "Sappi che la tua fine sarà entro fine anno" e "Ti taglio la testa come una capra".
Durante una lite, il 60enne avrebbe cercato di impedire alla moglie di parlare premendole un cuscino sul volto; un’altra volta le avrebbe stretto le mani sul collo, minacciandola di tagliarle la gola con un coltello. Dopo la denuncia sporta dalla donna, il pm Denise Panoutsopolos ha chiesto e ottenuto il divieto di avvicinamento a meno di 2.500 metri. In tribunale ieri il 60enne ha ridimensionato i fatti rispetto alla descrizione della moglie. L’avvocato difensore Domenico Noris Bucchi, ha chiesto che la misura cautelare fosse contenuta nella distanza così da non impedire al suo assistito la possibilità di andare a lavorare: Ramponi ha accolto la richiesta e lo ha ridotto a 300 metri.