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Reinhart, il punto fermo

Da riserva a inamovibile. "Grazie al mister. Kabashi e Stulac? Mi insegnano"

L’argentino Tobias Reinhart

L’argentino Tobias Reinhart

Da oggetto misterioso a punto fermo. È questa la parabola di Tobias Reinhart, centrocampista argentino classe 2000, arrivato un anno fa proprio nel mercato di gennaio e passato da meteora, sotto la gestione Nesta, a titolare fisso con mister Viali dopo aver vinto la concorrenza prima di Stulac e poi di Kabashi.

Reinhart, che effetto le fa aver superato giocatori molto più esperti di lei in quel ruolo?

"Sicuramente è una cosa molto bella per me, non so se lo è per i ragazzi che avete citato, ma posso dire che allenarsi con loro ha contribuito a migliorarmi, quindi è anche merito di Kaba e Leo oltre che del mister che mi ha dato tanta fiducia".

Una fiducia che invece Nesta non le aveva praticamente mai concesso. Perché con l’ex trainer granata non trovava mai spazio?

"Ci parlavamo e confrontavamo spesso anche perché iniziavo quasi da zero, ma davanti a me avevo Bianco che stava facendo una stagione clamorosa ed era difficile trovare minuti. Ho comunque cercato di adattarmi e di fare del mio meglio per essere utile".

Dopo la debacle col Cittadella avete avuto un lungo confronto negli spogliatoi e da lì siete ripartiti con due vittorie. Cos’è scattato in quel momento?

"È vero, ci siamo incontrati e ci siamo detti delle cose che ovviamente restano in spogliatoio, ma è stata una discussione molto bella e didattica, dove tutti hanno dato il loro punto di vista. Sono cose che servono sempre e che ti danno forza".

Oltre al discorso emotivo, però, c’è probabilmente anche un risvolto tattico: il centrocampo a tre con lei, Sersanti e Ignacchiti sembra dare più equilibrio: è così?

"Abbiamo fatto delle bellissime partite, ma sono anche state partite diverse tra di loro. Dipende un po’ anche dall’avversario e dalle sue caratteristiche. È chiaro che con questo assetto forse abbiamo un po’ meno gestione, ma possiamo essere più compatti e pronti a ripartire".

In quali aspetti dovete crescere ancora?

"Sappiamo di aver avuto tanti alti e bassi nel girone d’andata e ne abbiamo parlato, dobbiamo essere più continui anche all’interno della stessa partita. Se riusciremo in questo, credo che raggiungeremo il nostro obiettivo e poi magari ci sarà spazio anche per qualcosa di bello…".

Domenica arriva il Bari, che partita si aspetta?

"Riprendere dopo la sosta non è mai facile, ma io vedo la squadra che lavora bene e che è serena. Il Bari lo abbiamo visto anche all’andata ed è un club con tanti ottimi giocatori, ma credo che sarà fondamentale il nostro tipo di approccio".

Francesco Pioppi