Regionali, si fa largo l’azzurro Filippi: "Tolsi un posto al Pd, provo a rifarlo"

L’esponente di Forza Italia: "Ricandidarmi? Ci sto pensando". E interviene sul caso Iori e sul commercio .

Regionali, si fa largo l’azzurro Filippi: "Tolsi un posto al Pd, provo a rifarlo"

L’esponente di Forza Italia: "Ricandidarmi? Ci sto pensando". E interviene sul caso Iori e sul commercio .

Una ritrovata loquacità che forse cela una probabile ricandidatura alle prossime regionali. L’azzurro Fabio Filippi – l’ex consigliere che uscì senza macchia, dopo una lunga vicenda giudiziaria, dalla cosiddetta ’rimborsopoli’ – a domanda diretta risponde: "Se mi ricandido? Ci sto pensando. Io tolsi un posto al Pd. Cercherò di farlo di nuovo...se mi ricandiderò". Intanto l’ingegnere di Casina ha inviato alle redazioni due interventi. Il primo, sulla nota vicenda della maglietta del duce indossata dalla cliente di un ristorante. Una vicenda denunciata dal presidente del Consiglio comunale Matteo Iori, che fece il nome del locale e accusò i gestori di essersi intrattenuti col cliente in questione. "Dopo una settimana di polemiche – accusa Filippi – è dovuto intervenire addirittura il sindaco di Reggio, Massari, per mettere fine alla querelle innescata dalle parole, non soppesate, scritte su Facebook dal presidente del Consiglio comunale, Matteo Iori. La pezza però è peggio del buco", sottolinea l’esponente di Forza Italia, Fabio Filippi.

"Qualche considerazione viene spontanea – commenta Filippi –, in primo luogo, Iori ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo istituzionale che riveste. Mai nella storia di sala del Tricolore, un presidente si era reso protagonista di una caduta di stile del genere. Quindi Iori farebbe bene a dimettersi".

Filippi prosegue: "In quanto al sindaco, Massari è stato trascinato a pochi mesi dall’elezione in un pasticcio creato da un presidente del Consiglio comunale che, va ricordato, dovrebbe essere super partes. Il commercio ha bisogno di soluzioni, non di essere trascinato in querelle politiche. La città ha bisogno di risposte, non di un sindaco che si debba preoccupare anche di mettere una toppa alle esternazioni di un presidente del Consiglio comunale che non conosce il perimetro del proprio ruolo. Ai gestori del Doppio Litro esprimo la mia solidarietà, anche come cliente del locale. Va apprezzato lo stile col quale hanno affrontato l’intera vicenda". E sul commercio, "continua il suo lento declino, frutto di una politica della sinistra che da decenni penalizza le piccole realtà".

Definisce "eclatante" la situazione del centro storico "dove, fra l’altro, non è favorita la frequentazione della gente. Questa è una delle principali cause delle

costanti chiusure da parte dei negozi e di aperture di spazi sempre più ampi per il degrado e la delinquenza". Affronta il tema della crisi nella Bassa. E poi anche dell’Appennino: qui, "si assiste a un progressivo sfilacciamento del tessuto commerciale, con una particolare preoccupazione per bar e negozi di alimentari nei piccoli paesi, che, quando chiudono definitivamente le serrande, decretano spesso la fine stessa dei borghi. Chi comanda in Regione ha dimostrato di fare sempre ‘orecchie da mercante’ agli accorati appelli da parte di alcune realtà comunali virtuose in cui la sinistra è all’opposizione", attacca Filippi. Parla di "scelte programmatiche scellerate a livello regionale". Per invertire la tendenza "ci impegneremo con tutte le forze affinché il cuore di Reggio e altre località della provincia continui a battere. Non è ancora troppo tardi". Bisogna mettere in campo "azioni di sostegno e promozione, consapevoli della valenza strategica del piccolo commercio per la vita delle città, cittadine e paesi".