Reggio Emilia, 3 agosto 2023 – “Manolo Portanova per noi è un calciatore come gli altri”. La Reggiana rompe il silenzio sull’atleta condannato in primo grado a 6 anni, in abbreviato, per stupro di gruppo. Dopo la sentenza del Coni che ha dato il via libera due giorni fa, Portanova è stato ufficialmente tesserato dalla società.
“Abbiamo depositato il contratto firmato dopo aver atteso in accordo col Genoa (proprietario del cartellino, ndr) il verdetto della giustizia sportiva. Si tratta di un contratto articolato che ci preserva da aspetti legati alla vicenda”, ha spiegato in conferenza stampa oggi pomeriggio il direttore sportivo della Reggiana, Roberto Goretti.
Il ds ha poi letto due righe ufficiali della società: “Ac Reggiana non intende in questa fase entrare nel merito della vicenda giudiziaria del calciatore, nel rispetto di tutte le parti processuali, ritenendo che questo importante e oneroso compito debba spettare esclusivamente agli organi competenti”.
Goretti non ha mancato però di dare il suo giudizio: “Per me Portanova non è né un santo e né un criminale, non ho alcun elemento per dirlo. Per noi ora è un calciatore come tutti gli altri, della sua situazione se ne deve occupare lui. Non siamo né assistenti sociali e né carnefici, ci occupiamo di calcio nel rispetto delle regole. Nel momento in cui si saranno espressi i giudici in maniera definitiva, il mio pensiero e quello della Reggiana sarà quello dei giudici”.
Infine risponde alle tante polemiche scatenate dalla scelta di ingaggiare Portanova: “Noi come società rispettiamo tutti: giornali e tv che fanno le loro ricerche, opinioni, interviste, così come i politici di destra e sinistra, ma anche le manifestanti che siano tante o poche. Ma credo sia necessario che tutti rispettino la proprietà della Reggiana, composta da imprenditori per bene ed educati come il presidente Carmelo Salerno e il vicepresidente Giuseppe Fico, e da un gigante come il nostro patron Romano Amadei, una persona di spessore morale incredibile”.