GIUSEPPE MAROTTA
Cronaca

Reggiana, l’amarezza del presidente: "Danneggiati da troppi errori"

Salerno: "Cinque o sei episodi gravi a nostro sfavore. Con toni pacati ci siamo fatti sentire da chi di dovere"

Il numero uno granata, Carmelo Salerno, perplesso dopo le ultime vicende

Il numero uno granata, Carmelo Salerno, perplesso dopo le ultime vicende

Presidente Carmelo Salerno, tanta confusione in Reggiana-Bari. Andiamo in ordine cronologico: il gol annullato a Portanova dal Var. "Una ferita. Reinhart è nettamente in anticipo, non esiste il dubbio. Altrimenti ci sarebbero dieci rigori a partita, visto che i portieri quando intervengono sulla palla dopo vanno spesso a contatto con gli attaccanti".

È lo stesso esempio fatto da mister Viali. "Mi fa piacere". Si sente dal tono di voce: è molto amareggiato. "Noi sappiamo cosa è la Reggiana: un patrimonio del territorio, della città, del calcio italiano. Abbiamo ottenuto riconoscimenti importanti: una lettera da Gianni Infantino, presidente della Fifa, nel periodo del Covid per le nostre iniziative, poi una dal presidente della Figc Gabriele Gravina quando vincemmo la C. Siamo un modello, fa male vedere certi errori così clamorosi che ostacolano il cammino, facciamo tanti sforzi".

Non è la prima volta che si verificano episodi molto dubbi. "Portanova si è visto annullare tre gol. Ci sono stati cinque o sei episodi gravi: a Palermo segnarono toccandola prima con la mano, a Cesena c’era un rigore. Non credo alla malafede, ci mancherebbe, ma ci sono troppi errori".

È il Var il problema? "A volte interviene, altre no, non è chiaro. Qualche settimana fa Nesta e Galliani protestarono dopo due gol annullati al Monza col Var: non parliamo di due personaggi qualunque".

Vi ha fatto arrabbiare anche l’espulsione di Lucchesi a fine primo tempo. "Anche qui difficile da capire la correzione del quarto uomo. Era da giallo, ma il rosso non ha senso, il ragazzo si stava proteggendo con le braccia da una giocata scomposta dell’avversario".

Ha parlato con l’arbitro? "No, non ero allo stadio essendo influenzato".

Si è fatto sentire, da presidente, con chi di dovere? È anche consigliere in Lega. "Da sempre usiamo toni pacati, giusti, e sì, come Reggiana lo abbiamo fatto, e sempre con queste modalità. Gli episodi sono chiari ed evidenti".

Arriviamo allo spiacevole episodio dell’interruzione della gara per 4 minuti per presunti insulti razzisti verso Dorval del Bari. "Il razzismo va condannato senza se e senza ma. Con lo sport non c’entra niente: più volte ho citato le parole di Nelson Mandela. Diceva che lo sport unisce le persone, rompe le barriere razziali, irride ogni tipo di discriminazione. Reggio Emilia è la città del tricolore, dei diritti civili, dell’inclusione. Io non sono di certo nato a Parigi…quindi non associamo la parola razzismo a questa città. Sono episodi circoscritti a poche persone dal lato dove giocava il ragazzo, non si parla di cori come ho letto da qualche parte: questo è falso e macchia un’intera città. Vanno condannati anche questi episodi isolati, certo. Ho chiamato il presidente del Bari De Laurentiis per le scuse, mi ha detto che non c’era bisogno. Abbiamo rapporti eccellenti: per noi parla la storia".

Temete eventuali sanzioni? "Dipenderà dal referto arbitrale. In caso non rispecchi la realtà, ci tuteleremo. Riguardo ipotetiche chiusure di settori, mi stupirei molto: parliamo di quello dei distinti, sarebbe davvero strano".

Diversi tifosi sostengono che Dorval abbia fatto gestacci verso gli spalti. "Una provocazione non giustificherebbe nulla, questo è chiaro, il razzismo va sempre condannato. Poi è meglio che i giocatori evitino brutti gesti, anche se in questo caso non essendo presente non ho visto nulla".

Lo speaker dello stadio ha parlato di "intemperanze verso la terna arbitrale", non facendo riferimento ai motivi comunicati dall’arbitro, ovvero insulti razzisti ravvisati da Dorval. Come mai? "Un errore di comunicazione tra le persone che erano in campo e lo speaker in cabina, del resto è successo tutto in pochi minuti".

Passiamo al campo. La Reggiana con l’uomo in meno meritava forse la vittoria. "Sono molto contento, ho chiamato Viali, sono orgoglioso dei ragazzi. Tutti si aspettavano una Reggiana in ritirata dopo il rosso: non è stato così, anzi. Ad inizio anno dissi una frase al mister: deve trasmettere coraggio, e nel secondo tempo si è visto".

Sabato si va a Salerno. "Non posso mancare, una grande partita".

Ci sono novità riguardo sviluppi societari? "Va chiesto al patron Amadei. Posso rispondere sulla mia parte: tengo tanto alla mia quota e voglio continuare".