Ha indossato 163 volte la maglia della Reggiana, con anche 5 reti, tra il 1991 e il 1996 (con tanto di promozione in Serie A nel ’93): Eugenio "Gegio" Sgarbossa (60 anni) vive a Cittadella ma è chiaramente legato a Reggio.
"In questi giorni sono proprio qui a Reggio, sono venuto a trovare i miei figli Giulia e Mattia", ci dirà all’inizio della telefonata. L’ex centrocampista sabato, comunque, sarà al Tombolato di Cittadella, dove i veneti ospiteranno proprio la Reggiana in cerca di riscatto.
Eugenio Sgarbossa: sarà sfida importante per la salvezza.
"Sì, tra due squadre che avranno un po’ di paura di perdere. Chi manterrà la testa più fredda potrà superare un momento complicato. Chi vincerà, infatti, prenderà una bella boccata d’ossigeno, ma se perdi può essere buio pesto".
Il Cittadella da anni trova la salvezza abbastanza in anticipo: forse non è mai stato in difficoltà come quest’anno.
"Vero, infatti percepisco un po’ di preoccupazione rispetto ad altre stagioni: hanno fatto diversi campionati anche da playoff, ma stavolta qualcosa è stato sbagliato".
Arriviamo alla Reggiana: c’è la sconfitta nel derby col Modena da cancellare.
"Non sto seguendo tutte le partite, ma so che il Var ha annullato un gol a Portanova in maniera molto discutibile. Purtroppo questo strumento incide parecchio: il punto è che non ci è chiaro quando debba intervenire, vedo che la gente è confusa in merito, ed è un problema".
Su ciò che si vede in campo cosa ne pensa? Vede una squadra da salvezza?
"Per quel che ho visto ci sono state buone prestazioni. Dobbiamo capire che la Serie B è un po’ come le sabbie mobili: quando vinci, vedi il 2-0 di Cremona, pensi di esserne uscito, ma poi ci vuole un attimo per ricascarci dentro. Ogni gara è decisiva e i giocatori devono rimanere concentrati perché ogni volta l’insidia è dietro l’angolo. Bisogna stare sul pezzo, testa bassa e pedalare".
William Viali, nonostante il kappaò nel derby, sembra aver trovato una quadra: vedi le buone partite con Cesena, Sassuolo e Cremonese.
"Parliamo di un allenatore che sa il mestiere: quel che manca è la continuità, e se dovesse trovarla questa squadra potrà salvarsi. È un peccato essere sempre lì vicino alla zona pericolosa, ma come ho già detto questo torneo è così: retrocedere sarebbe una bella gatta da pelare, perchè penso a società come Vicenza e Padova che sono in C e fanno tanta fatica a venirne fuori".
Della rosa granata cosa ne pensa?
"Ci sono diversi elementi di valore, Gondo è una punta che potrà fare cose interessanti. Credo però, che in primis sia essenziale non prendere gol".
L’assenza di capitan Rozzio pesa in quel senso.
"Purtroppo gli infortuni vanno messi in conto, e questo davvero non ci voleva".
Sabato sarà allo stadio: arriveranno i tre punti?
"Ci spero, dai che arriva la vittoria. La Reggiana deve fare di tutto per tentare di vincere. Il Cittadella viene da un punto con la Cremonese ma è in difficoltà".