Minacciati a scopo di rapina alle fermate degli autobus per ottenere una manciata di euro come bottino. Aumenta il numero di episodi di questo tipo, in particolare ai danni di giovanissimi studenti. Nei giorni scorsi un caso è stato registrato a Correggio, nella zona del terminal dei bus, dove un gruppetto di ragazzi ha isolato un minorenne appena uscito da scuola, minacciandolo di essere picchiato se non avesse consegnato i soldi che aveva in tasca. Per evitare il peggio, il ragazzino – abitante in un paese della Bassa – ha ceduto i circa venti euro che aveva con sé.
E l’altra mattina altro episodio, stavolta a Castelnovo Sotto, ai danni di un adolescente salito in corriera alla fermata situata alle porte del paese. In tre, sui 19 anni di età, lo hanno accerchiato sull’autobus, intimandogli di consegnare i soldi, minacciato pure con un coltello. "Per non avere problemi – racconta un familiare – lui ha consegnato il denaro che teneva con sé. Il tutto è accaduto davanti agli occhi di diversi passeggeri, i quali hanno abbassato la testa, facendo finta di non aver visto nulla di quanto stava succedendo. Capisco la paura di reagire, ma almeno si poteva chiamare qualcuno che potesse fermarli alla fermata successiva". Atti di bullismo che rischiano di sfociare in vere e proprie azioni di violenza, severamente punite dalla legge. A detta di alcuni studenti, simili situazioni sono ormai all’ordine del giorno, ma spesso non vengono neppure confidate ai familiari e tantomeno denunciate alle forze dell’ordine.
Antonio Lecci