DAMIANO REVERBERI
Cronaca

"Ragazzi, investite su voi stessi. E non temete mai di sbagliare"

I maturi del 2000 incontrano i loro successori di oggi per raccontare esperienze e mondo del lavoro.

I ragazzi della maturità 2000 che hanno preso parte al riuscitissimo incontro con loro successori

I ragazzi della maturità 2000 che hanno preso parte al riuscitissimo incontro con loro successori

Due generazioni a confronto a Correggio. Nella mattinata di sabato, alla sala XXV Aprile, gli studenti di 5ª superiore del Liceo Corso hanno avuto come "insegnanti" per un paio d’ore coloro che li hanno preceduti sugli stessi banchi 25 anni fa, che hanno festeggiato il quarto di secolo dal loro esame di maturità raccontando loro alcuni dei percorsi professionali nell’ambito delle iniziative di orientamento verso la scelta dell’università. Quasi 200 i presenti, con una folta rappresentanza di ex studenti ed addirittura qualche professore di allora.

L’iniziativa. Sei i relatori, per interventi tra loro molto diversi tra loro: da un’europrogettista e collaboratrice parlamentare ad un responsabile di corporate finance, da un ingegnere meccatronico a un enologo, concludendo con un responsabile marketing e comunicazione e un direttore vendite del settore food. Non sono mancati i tratti in comune: dall’importanza delle relazioni al mettersi costantemente in gioco, investendo in sé stessi (anche facendo esperienze di lavoro durante lo studio) senza timore di sbagliare le proprie scelte, in un mondo che cambia costantemente e che difficilmente vedrà i professionisti del futuro "sposare" per tutta la vita la medesima azienda e il medesimo ruolo.

Il post. Le 4 classi che terminarono il loro percorso nel 2000, dopo il brindisi e l’immancabile foto di rito, hanno poi concluso una bella mattinata al ristorante, dove oltre ad una torta celebrativa del venticinquennale della maturità è stato particolarmente apprezzata una lettera del presidente del liceo di allora, Ferruccio Crotti, oggi 80enne, che pur non essendo presente ha voluto mandare un pensiero ai suoi ragazzi. I partecipanti hanno infine ricevuto un diploma celebrativo, contenente una frase di Camilleri: "C’è tutta una letteratura sul fatto dei due vecchi compagni di scuola che si incontrano da adulti e poi uno dei due non riconosce l’altro e finge invece di ricordarsi benissimo. A me questo non è mai capitato, io mi sono sempre ricordato dei compagni di scuola, in particolare quelli del liceo, quelli che erano compagni di classe veri, quelli vicini di banco, quelli che stanno dietro, quelli sì che te li ricordi".

d.r.