Una ragazza di 23 anni, al nono mese di gravidanza, si è sentita male sul treno: è stata soccorsa dagli agenti di polizia ferroviaria, che l’hanno convita ad andare in ospedale. Appena in tempo. Arrivata al Santa Maria Nuova, ha partorito poco dopo.
Una bella storia a lieto fine. Tutto è accaduto nella serata di mercoledì scorso. Poco prima delle 23, alla polizia ferroviaria di Reggio Emilia è arrivata la segnalazione dalla sala operativa del compartimento di Bologna, dopo l’allarme dato dal capotreno: stava arrivando in stazione, proveniente da Milano, un convoglio regionale con a bordo una ragazza che aveva accusato un malore.
Quando il treno è arrivato in stazione a Reggio, gli operatori Polfer – tre uomini – hanno chiamato subito il 118 e intanto hanno soccorso la donna, che era uscita dal bagno tremante e con forte sudorazione. La ragazza, originaria della Tunisia, ha fatto capire loro di essere incinta, ma, nonostante tutti i tentativi di convincerla, non voleva saperne di andare in ospedale: insisteva che doveva raggiungere Messina, a tutti i costi.
La comunicazione tra la ragazza e gli agenti è stata anche piuttosto difficoltosa, sia per motivi di diffidenza della giovane verso i poliziotti sia perché la ragazza parlava e capiva l’italiano, ma a fatica. Con grande pazienza e sensibilità, gli agenti Polfer – anche con l’aiuto di un’operatrice del 118, che parlava bene l’inglese – sono riusciti a farle capire che andare subito in ospedale era la scelta giusta, che stavano insistendo per il suo bene. La ragazza si è convinta ed è stata portata all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, dove, dopo pochissimo, ha dato alla luce una bambina.
Senza l’intervento della polizia, e dei soccorritori del 118, la 23enne avrebbe partorito a bordo treno poco dopo.