SETTIMO BAISI
Cronaca

Raffica di sos al primo gelo. Bufera sul Cusna, quattro in trappola. E nel Parmense si perde un bimbo

L’escursione di due giorni in vetta di quattro ragazzi diventa un incubo: salvati dall’ipotermia. Un bambino di otto anni si era allontanato dal rifugio, ritrovato dopo ore con il buio.

L’escursione di due giorni in vetta di quattro ragazzi diventa un incubo: salvati dall’ipotermia. Un bambino di otto anni si era allontanato dal rifugio, ritrovato dopo ore con il buio.

L’escursione di due giorni in vetta di quattro ragazzi diventa un incubo: salvati dall’ipotermia. Un bambino di otto anni si era allontanato dal rifugio, ritrovato dopo ore con il buio.

Bloccati dal maltempo e dal gelo sul Cusna, a 1.900 metri di quota. Quattro giovani escursionisti, a rischio di ipotermia, non riuscendo più a muoversi per il ghiaccio hanno allertato i soccorsi, per poi essere salvati dopo una corsa contro il tempo e contro il freddo. Protagonista un gruppo di quattro ragazzi di cui tre (due di 19 anni e uno di 21) residenti in Valsamoggia (Bologna), il quarto 19enne di Marano sul Panaro (Modena). I quattro erano partiti sabato per una gita sul Monte Cusna. Arrivati nella parte alta di Febbio 2.000, a 1.900 metri, i quattro hanno dormito in un vecchio rifugio e ieri mattina, partiti per il rientro, sono stati colti da una bufera di vento e acqua mista neve.

Poco attrezzati, sia come materiale alpinistico sia come abbigliamento – uno di loro aveva delle normali scarpe da passeggio – sono stati costretti a fermarsi e chiedere aiuto ai soccorritori, intorno alle 10 di ieri mattina. La richiesta di soccorso è stata poi girata alla Centrale operativa Emilia Ovest che ha attivato il Soccorso alpino, la stazione Monte Cusna e i vigili del fuoco di Castelnovo Monti. Nel frattempo le squadre di soccorso via terra, dopo una lunga e faticosa marcia di avvicinamento, sono riuscite a raggiungere i quattro escursionisti. In quel momento tre escursionisti con lieve ipotermia riuscivano ancora a camminare, mentre il quarto – il 19enne di Marano – non era più in grado. Ai ragazzi è stata data quindi protezione termica con coperte e secchi a pelo. Quello in condizioni più serie è stato posizionato sulla barella e portato al parcheggio. Mentre gli altri tre sono stati portati a valle dalla squadra dei Vigili del fuoco. Intorno alle 15 il meteo è migliorato e l’elicottero 118 di Pavullo è riuscito ad andare in quota, caricare l’escursionista di 19 anni e trasferirlo in codice di media gravità a Parma.

Sempre ieri, è stato rintracciato – dal Soccorso Alpino e dalla stazione di Monte Orsaro – poco dopo le 18 un bimbo di 8 anni che risultava disperso dal primo pomeriggio nella zona del rifugio Lagdei, sull’Appennino parmense. Dalle prime informazioni risulta che il piccolo stia bene, e sia solo infreddolito. I tecnici del Saer, al lavoro da ore con Vigili del fuoco e Protezione Civile regionale, lo hanno trovato sul sentiero del ‘Cai 727’ tra capanna Schiaffino e Ponte Rotto, molto lontano dal punto in cui era scattato l’allarme.