Reggio Emilia si conferma una delle migliori province regionali sul fronte della raccolta differenziata con una percentuale dell’83,3% (dopo di noi Parma e Ferrara) e una delle prime anche a livello italiano (quarto posto in classifica dietro Treviso, Mantova e Belluno). Questo e molto altro emerge dal ’Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2024’ che fornisce i dati, aggiornati all’anno 2023, sulla produzione, la raccolta differenziata, la gestione e l’import/export dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’Ispra sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario. Un Rapporto che è stato elaborato dal Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) con dati che si riferiscono al 2023.
Se come provincia restiamo ai piani alti della classifica per la raccolta differenziata, purtroppo non possiamo dire altrettanto per la gestione dei rifiuti. Su questo punto non ci sono miglioramenti e, addirittura, la regione Emilia Romagna ha fatto registrare un lieve aumento rispetto al 2022. La nostra provincia è addirittura prima in Italia per quota pro capite di rifiuti prodotti, ossia nessuno in Italia produce più spazzatura di un cittadino reggiano. Se nella nostra provincia la produzione pro capite media annuale è di 762,6 kg a persona, la media nazionale è di 502 kg, una città come Firenze ne produce 619 kg, Roma 581 kg.
Dopo Reggio Emilia seguono altre due province dell’Emilia-Romagna, nell’ordine, Ravenna e Rimini, rispettivamente con 726 e 713 chilogrammi. Tra le province con produzione pro capite compresa tra i 600 e i 700 chilogrammi per abitante, rientrano altre tre province dell’Emilia-Romagna (Piacenza, Ferrara e Modena), tre province toscane (Livorno, Lucca e Grosseto) nonché Aosta e Venezia.
Sono dati abbastanza significativi che indicano che si fa bene la gestione della raccolta differenziata, separando carta e cartoni, plastica, vetro, umido ma poi che ci si arrende sull’indifferenziato, buttando via tutto e non riciclando nulla o poco. Eppure nella nostra città esiste da molti anni ’Remida’, il centro di riciclaggio creativo che recentemente è entrato a far parte dei Green Heroes – la community di esperienze italiane che cerca di mettere in pratica una economia circolare – che accoglie scuole, bambini, ragazzi e insegnanti, aiuta e insegna a prendersi cura degli ’scarti’ affinché possano riprendere vita e diventare altro.
Possibile che riusciamo a sprecare e buttare così tanto? A onor del vero va rilevato che il dato di produzione pro-capite è calcolato in rapporto al numero degli abitanti residenti nel territorio di riferimento e non tiene, pertanto, conto della cosiddetta popolazione fluttuante (legata, ad esempio, ai flussi turistici), che può invece incidere, anche in maniera sostanziale, sul dato di produzione assoluta dei rifiuti urbani e far, pertanto, lievitare il valore pro capite.