"Qui nacque il Tricolore. Fuori la violenza dal Parlamento"

Sindaci di Reggio Emilia si schierano contro la violenza in Parlamento, difendendo Costituzione e unità nazionale con la campagna "Fuori la violenza dal Parlamento".

"Qui nacque il Tricolore. Fuori la violenza dal Parlamento"

"Qui nacque il Tricolore. Fuori la violenza dal Parlamento"

Una campagna per tenere "fuori la violenza dal Parlamento" e con cui si schierano "in difesa della Costituzione e dell’unità nazionale". È l’iniziativa lanciata da 23 primi cittadini della provincia di Reggio Emilia che, con in testa quello del capoluogo Marco Massari e quello di Castellarano Giorgio Zanni (presidente della Provincia), hanno deciso di farsi fotografare con la bandiera Tricolore dopo quanto accaduto alla Camera.

"Dal momento che il deputato Leonardo Donno (M5s) è stato oggetto di percosse solo perché tentava di consegnare il tricolore al ministro Roberto Calderoli in segno di attenzione all’unità nazionale messa in pericolo da provvedimenti che segneranno in modo indelebile anche le nostre comunità – spiegano i sindaci reggiani – oggi abbiamo deciso di mostrarci insieme alla nostra bandiera, simbolo di unità nazionale e di adesione ai valori rappresentati dalla nostra Costituzione".

Con la campagna, che arriva a ridosso della manifestazione nazionale prevista per oggi a Roma "vogliamo prendere posizione contro l’aggressione dal sapore squadrista e fascista che ha avuto luogo in Parlamento", aggiungono i promotori. Quella contro il pentastellato viene poi giudicata "un’azione barbara, ingiustificabile, che offende le sedi delle istituzioni italiane a pochi giorni dal centenario dell’ultimo discorso di Giacomo Matteotti che di un’altra violenza fu prima testimone e poi vittima". Per questo "riteniamo che, in quanto sindaci della provincia di Reggio Emilia, terra in cui è nato il Tricolore nel 1797, abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce a sostegno della democrazia del confronto, del pluralismo, contro la brutalità di chi vuole affermare le proprie idee con la violenza", concludono gli amministratori emiliani, che diffonderanno la campagna sui loro profili social.