REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Quel verbale non dice il vero. Farò ricorso al giudice di pace"

Ha lasciato l’auto in sosta nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Guastalla, si è recato in un ufficio...

Ha lasciato l’auto in sosta nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Guastalla, si è recato in un ufficio...

Ha lasciato l’auto in sosta nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Guastalla, si è recato in un ufficio...

Ha lasciato l’auto in sosta nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Guastalla, si è recato in un ufficio per commissioni, ma mentre stava ripartendo, dopo aver tolto il disco orario dal cruscotto, è stato richiamato nel vicino ufficio per ritirare un documento dimenticato su un tavolo. Sono bastati quei cinque minuti per ritrovarsi un agente di polizia locale che stava redigendo la multa per la mancata esposizione del disco orario.

"Ho spiegato quello che era accaduto, invitando l’agente – racconta Cesare Perini, manager in pensione ed ex consigliere comunale a Luzzara e un passato da ufficiale nella Finanza – a contattare l’ufficio in cui mi ero recato, per avere conferma della mia tesi. Ma non ha voluto sentir ragioni, continuando a scrivere sul verbale". Perini, alla fine, ha deciso di pagare la sanzione. Ma ha presentato denuncia al giudice di pace contro l’agente: "Sul verbale ha scritto che la violazione non è stata immediatamente contestata causa assenza del trasgressore. Non è vero, in quanto io ero presente. Inoltre, non mi è neppure stato chiesto se volevo inserire nel verbale le mie osservazioni. Per questo mi rivolgo al giudice di pace per chiedere un risarcimento, poiché ritengo che il comportamento dell’agente mi abbia causato un danno non consentendomi di far valere le mie considerazioni e rifiutandosi di verificare che il mio disco orario riportava correttamente l’orario di arrivo, rientrante nella regolarità della sosta in quel luogo".