Si è rinnovato il momento di commemorazione per Quarto Camurri, il giovane guastallese che venne ucciso dai nazifascisti il 28 novembre del 1943, dopo essere stato catturato insieme ai sette fratelli Cervi.
Ieri mattina nel cimitero di Guastalla, dove si trova la tomba di Quarto Camurri, si sono ritrovate le autorità istituzionali di Guastalla, ma anche di Gattatico e di Campegine, oltre ai vertici dell’Anpi locale, cittadini e il presidente dell’istituto Cervi, Albertina Soliani, la quale nel suo intervento, dopo aver deposto un mazzo di fiori alla tomba, ha ricordato il sacrificio di quei giovani che "credevano fermamente nella libertà e che non hanno esitato a pagare il caro prezzo per poterla raggiungere".
Ha unito il pensiero dei fratelli Cervi e di Camurri proprio nel desiderio di ottenere la libertà per il mondo intero.
"Lo stesso pensiero che li accomuna a tanti giovani di oggi ma – secondo la Soliani – non sarebbero altrettanto pronti a pagarne le spese, così come invece fecero tanti ragazzi negli anni Quaranta".