
Punto ristoro sotto la rupe: "Pronti a collaborare"
"Siamo molto contenti per la riapertura del ristorante: una notizia importante per il turismo".
Il sindaco di Canossa Luca Bolondi esprime soddisfazione per il nuovo locale che sorgerà sotto la rupe di Matilde. Un’annosa questione che trova finalmente soluzione quello dello spazio all’ombra del castello, da anni senza più un gestore, a discapito del potenziale turismo che quel luogo evocativo attrae dall’estero.
L’azienda agricola Fattoria Rossi di Montecavolo, come anticipato nell’edizione di ieri, entro fine maggio aprirà l’ex ristorante ‘La Rupe’, ai piedi del castello di Canossa. Da anni, infatti, mancava un luogo per accogliere e sfamare i numerosi turisti e visitatori.
"Da subito ci siamo messi a disposizione dei nuovi gestori – dice il sindaco Bolondi –. Ci fa dunque molto piacere la riapertura del ristorante e assicuro ovviamente la massima collaborazione, nel limite dei ruoli, con la Fattoria Rossi. Ho già parlato con loro. E’ certamente fondamentale la presenza di questo locale per i turisti". Il primo cittadino Bolondi assicura inoltre l’impegno dell’amministrazione per realizzare in futuro opere "attorno al castello di Canossa tra cui parcheggi e il ripristino dei sentieri con l’obiettivo di migliorare la fruibilità di questa area. Tra gli altri progetti ricordo inoltre la valorizzazione degli scavi archeologici". Bolondi spiega che a breve inizieranno "gli interventi nell’ambito di accordi con privati già progettati da tempo. E, in questa operazione, non possiamo che auspicare l’avvio anche del ristorante. Il castello di Canossa è il luogo simbolo del nostro turismo che intendiamo promuovere". Graziano Rossi gestisce l’azienda di famiglia assieme ai fratelli Gianni e Massimo: "Ormai siamo pronti", ha annunciato al Carlino confermando che da un anno stanno lavorando per il progetto dopo aver preso in affitto il locale. "Ai piedi della rupe – ha evidenziato Graziano Rossi – apriremo un nostro punto vendita aperto ai turisti per le degustazioni e l’acquisto di prodotti. Ma soprattutto organizzeremo serate a tema e aperitivi sulla terrazza panoramica. È una scommessa: vediamo come va. Se prende piede, non escludiamo di assumere uno chef per trasformarlo in attività di ristorazione a tempo pieno, ma sempre rispettando la tradizione. Chiunque venga da noi, specialmente gli americani, ci dice che il nostro territorio non ha nulla da invidiare alla Toscana. Perciò vogliamo valorizzare questi posti meravigliosi".
Matteo Barca