SETTIMO BAISI
Cronaca

"Punti nascita, il tradimento della sinistra"

Fiazza e Fantinati (Lega) interrogano la giunta regionale sulla chiusura. M5s: "Ora più che mai andrebbero potenziati i servizi alla natalità"

Fiazza e Fantinati (Lega) interrogano la giunta regionale sulla chiusura. M5s: "Ora più che mai andrebbero potenziati i servizi alla natalità"

Fiazza e Fantinati (Lega) interrogano la giunta regionale sulla chiusura. M5s: "Ora più che mai andrebbero potenziati i servizi alla natalità"

di Settimo Baisi

"Il taglio di servizi sanitari essenziali in montagna come i punti nascita, penalizza le aree più fragili e contraddice le promesse fatte ai cittadini negli ultimi anni". così Tommaso Fiazza, consigliere regionale della Lega, che con un’interrogazione alla giunta chiede chiarezza. Il documento si riferisce all’annunciata chiusura definitiva di otto punti nascita, fra i quali quelli di Guastalla e Scandiano, la cui operatività era stata temporaneamente sospesa a causa della pandemia, e del punto nascite di Castelnovo Monti "che la giunta presieduta dall’ex presidente Stefano Bonaccini si era impegnata a riaprire".

"Prima ci dicono che i sacrifici fiscali servono per salvare la sanità pubblica – afferma Fiazza – poi scopriamo che gli ospedali di montagna e delle aree più lontane dai grandi centri vengono dimenticati, questo è letteralmente inaccettabile". L’esponente del Carroccio interroga quindi la giunta per sapere come giustifica questo provvedimento.

"Siamo di fronte all’ennesimo tradimento da parte della sinistra, che si ricorda della sanità nelle valli e nelle province solo quando c’è da chiedere voti in campagne elettorali – prosegue la capogruppo della Lega in Consiglio Provinciale, Cristina Fantinati –. In questi anni abbiamo portato avanti con i colleghi Consiglieri comunali, una battaglia con decine di interrogazioni e mozioni per impegnare le istituzioni reggiane a riattivare i punti nascita di Castelnovo Monti, Scandiano e Guastalla, questi ultimi chiusi non per numeri ma per la pandemia".

Per il M5S non basta dire che i punti nascita restano chiusi, come ha detto il Presidente De Pascale in campagna elettorale, ma bisogna garantire un reale potenziamento dell’assistenza alle donne. "Abbiamo chiesto alla Regione più investimenti sui consultori, per offrire un supporto efficace in tutte le fasi della gravidanza e del post-parto – elenca il coordinamento regionale pentastellato – più ostetriche e assistenza domiciliare, per garantire un servizio capillare, e percorsi nascita adeguati. Il nostro obiettivo non cambia: vogliamo garantire a tutte le donne un’assistenza sicura e di qualità, indipendentemente da dove vivono".

"La chiusura dei punti nascita è un tema su cui il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto con determinazione – prosegue la nota –. Dall’opposizione, abbiamo lottato per mantenerli aperti, consapevoli del loro ruolo essenziale per i territori. Oggi, in giunta regionale, affrontiamo la questione con responsabilità e realismo".

"Il Presidente De Pascale, in campagna elettorale, ha dichiarato apertamente che i punti nascita non sarebbero stati riaperti e sta ora mantenendo quella linea per ragioni di sicurezza – chiosano i pentastellati –. Non possiamo certo fingere di essere sorpresi, ma ciò non significa accettare passivamente che questa chiusura lasci le donne e le famiglie senza alternative adeguate. Per questo il Movimento 5 Stelle chiede alla Regione un impegno chiaro e concreto per rafforzare i servizi sanitari territoriali".