Primo Consiglio dell’era Massari. Iori presidente all’unanimità. E fuori, proteste per il nuovo Conad

Ieri la seduta con i 32 neo-eletti. Sono stati nominati tutti i subentranti al posto dei nuovi assessori. Il sindaco spiega le sue dieci linee programmatiche. Discussione nel merito rinviata a oggi.

Primo Consiglio dell’era Massari. Iori presidente all’unanimità. E fuori, proteste per il nuovo Conad

Primo Consiglio dell’era Massari. Iori presidente all’unanimità. E fuori, proteste per il nuovo Conad

Ieri pomeriggio in una Sala del Tricolore riempita da più di una settantina di spettatori, ha preso ufficialmente il via il Consiglio comunale che guiderà la città fino al 2029. Presenti oltre ai 32 consiglieri anche la giunta e il sindaco Marco Massari. Tra i banchi c’era emozione, ma è stata la tecnologia a giocare un brutto scherzo: internet bloccato ha fatto slittare di mezz’ora l’inizio della seduta, poi ci sono stati problemi con i microfoni e il sistema digitale per le votazioni. Partiti i lavori, sono stati innanzitutto nominati i consiglieri subentranti agli assessori, successivamente doveva esserci l’elezione del presidente del Consiglio comunale: in un clima estremamente disteso e collaborativo tutti i capogruppo (Riccardo Ghidoni per il Pd, Alessandro Aragona per Fdi, Fabrizio Aguzzoli per Coalizione Civica, Giovanni Tarquini per la sua lista civica e Alessandro Rinaldi per la Lega) hanno concordato per la conferma di Matteo Iori che, emozionato, ha tenuto un discorso molto sentito promettendosi "presidente di tutti per combattere il grande nemico comune, la disaffezione alla politica". Vicepresidente vicario l’avvocato Claudio Bassi, vice a sua volta Rosario Martorana. È stata poi la volta del giuramento del sindaco Marco Massari, dell’ascolto dell’inno d’Italia e della comunicazione ufficiale dei componenti della giunta comunale e del vicesindaco (Lanfranco De Franco), prima dell’elezione di due commissioni comunali: Sara Paderni, Alessandro Rinaldi e Gianni Bertucci per quella elettorale; Cecilia Barilli e Cristian Paglialonga per la formazione degli elenchi dei giudici popolari di Corte d’assise e Corte d’appello. Infine Massari ha proposto le linee programmatiche del mandato: "Saranno dieci le condizioni da tenere a mente in ogni decisione: transizioni, energetica, climatica, migratoria e digitale; partecipazione, responsabilità sociale, analisi della realtà e ascolto dei numeri, legami di comunità, cura, vicinanza ai cittadini con servizi e persone, semplificazione, valorizzazione di quartieri e frazioni, area vasta". Nelle sue parole anche proposte concrete: "Completare progetti di viabilità come le nuove tangenziali, una tramvia da Rivalta a Mancasale per una mobilità sostenibile e di massa; forestazione urbana contro inquinamento e calore, un centro storico con più attività, servizi e residenti ripensando ad accessibilità, decoro e parcheggi; un’area vasta imprenditoriale altamente qualificata da Piacenza a Modena; un modello innovativo di welfare; un patto per l’affitto tramite Acer; rafforzare i presidi delle forze dell’ordine, reintrodurre i vigili di quartiere; lotta alle infiltrazioni". Di nuovo tutto il Consiglio ha concordato per rimandare ad oggi (sempre alle 15) la discussione di queste linee programmatiche, mentre fuori dal Municipio il clima era meno disteso: in una manifestazione molto pacifica, in piazza Prampolini una trentina di persone ha atteso i consiglieri per consegnare loro di persona delle lettere di protesta sulla costruzione del nuovo Conad in zona Ospizio. Con loro avevano anche cartelli, striscioni, un megafono e uno scheletro in un carrello. La questione in quell’area della città è molto sentita e presto anche questo sarà un tema all’ordine del giorno per il neonato Consiglio comunale.

Tommaso Vezzani