Le due villette dove abitavano, a Vezzano, erano state sottoposte a un procedimento di esecuzione immobiliare, e affidate in custodia all’Istituto vendite giudiziarie di Reggio.
I residenti, due fratelli e le loro mogli, che abitavano nelle case in attesa che si perfezionasse la vendita, sono finiti a processo con l’accusa di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.
Nello specifico, avrebbero portato via tutte le placche elettriche, il bidet, il water e il radiatore per il riscaldamento del bagno al piano terra, e il radiatore del vano lavanderia, apportando un danno alla parete in cartongesso dell’autorimessa. Il processo a carico dei quattro imputati - si tratta di quarantenni italiani, due difesi dall’avvocato Matteo Marchesini e i restanti dall’avvocato Gianluca Scalera - è in corso davanti al giudice Stefano Catellani, dove ieri mattina è stato ascoltato un testimone citato dalla Procura. L’ufficiale giudiziario ha confermato il furto, collocato intorno al 6 luglio 2020, ma non ha saputo elencare i beni delle case che erano inizialmente sottoposti al pignoramento. Nella prossima udienza, fissata in maggio, sono previste l’audizione degli imputati - tutti e quattro avevano chiesto di essere sentiti nel processo - e sarà emessa la sentenza.
al.cod.