Reggio Emilia, 11 maggio 2021 - Chiamata attiva via sms da parte degli ambulatori medici: questa è la soluzione, trovata di comune accordo tra Ausl e Fimmg di Reggio, per gestire le prenotazioni delle vaccinazioni riservate alla categoria 50-54 anni. A differenza delle fasce d’età più anziane infatti, stavolta i cittadini saranno vaccinati dai medici di medicina generale. La prima azione da fare - spiega l'Ausl - è esprimere la propria volontà di essere vaccinati.
Rt Emilia Romagna oggi e zona arancione: cosa può succedere - A Parma si prenota online
La modalità è molto semplice: dal sito www.ausl.re.it il cittadino dovrà compilare un modulo con i propri dati anagrafici e recapiti. Ogni medico di medicina generale riceverà in automatico i nominativi dei propri assistiti che si sono iscritti: le vaccinazioni avranno inizio da giugno.
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Le prenotazioni inizieranno a partire da giovedì 13, ma le agende non saranno aperte prima di inizio giugno. La quadra trovata sabato scorso prevede che gli aventi diritto di questa categoria siano contattati direttamente via sms, con data luogo e ora dell’appuntamento. "Chiediamo di non subissare di telefonate gli studi medici - dice Euro Grassi, presidente Fimmg Reggio -. I medici vogliono e devono poter continuare a svolgere la loro professione. Non è più possibile gestire 150 telefonate al giorno e messaggi continui anche di domenica. Serve più rispetto per il lavoro difficile e prezioso che stanno facendo, anche perché questa situazione si protrarrà per molto tempo e tutta la parte non-Covid da gestire non è certo scomparsa".
I medici, a riferirlo è sempre Grassi, effettueranno le somministrazioni nei loro ambulatori, ma potranno vaccinare anche nelle sedi delle medicine di gruppo, in quelle di prossimità o in spazi dedicati all’interno degli hub provinciali. I nati dal 1967 al 1971 sono in tutto circa 42mila nella provincia di Reggio, ma di questi sono effettivamente 34mila quelli che non sono già stati vaccinati in altre categorie.
Gli altri infatti, per esigenze dovute a fragilità fisiche o perché appartenenti a una determinata categoria professionale, sono già stati vaccinati. "Non penso ci saranno grosse difficoltà - considera Grassi - anche perché gli appuntamenti non verranno comunque fissati prima di giugno, c’è tempo per mettere a punto tutti i passaggi. In ogni caso, insieme all’azienda Usl locale abbiamo già raggiunto una buona sommità di idee sulla parte organizzativa".
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