CHIARA GABRIELLI
Cronaca

"Posto di polizia h24? Valuteremo. Ma non abbiamo risorse illimitate"

Il questore Maggese dopo la richiesta dei sindacati e dell’oss rimasto ferito l’altra notte al pronto soccorso: "Studieremo la situazione, dati alla mano, e vedremo se sarà possibile in qualche modo integrare il servizio".

Il questore Giuseppe Maggese

Il questore Giuseppe Maggese

"L’ospedale ha tutta la nostra attenzione e siamo consapevoli di quanto sia un’area delicata e importante. L’ospedale, infatti, non è terra di nessuno, non viene abbandonato a se stesso, ma tutto il contrario, tanto che c’è un presidio stabile al pronto soccorso, con due operatori per turno, tutte le mattine dal lunedì al venerdì e anche in qualche pomeriggio. Il presidio fisso di polizia h24? Valuteremo attentamente la situazione, dati alla mano, al Comitato ordine e sicurezza pubblica in Prefettura (in programma domani, ndr) e vedremo cosa è possibile fare, ma purtroppo ci sono limiti oggettivi, non abbiamo risorse illimitate e richieste ne arrivano continuamente e da tutte le parti". Il questore Giuseppe Maggese risponde tramite il Carlino alla richiesta, avanzata a gran voce da personale sanitario e sindacati del settore, di istituire un posto di polizia al pronto soccorso attivo 24 ore su 24, dopo l’ennesima aggressione, che ha colpito un oss di 38 anni, a opera di un paziente su di giri per il troppo alcol che non si è risparmiato nella violenza verbale e fisica, insultandolo, minacciandolo di morte e tentando di strangolarlo per alcuni minuti nell’atrio del bagno del pronto soccorso del Santa Maria Nuova, nella notte tra domenica e lunedì.

Un grave problema, questo delle aggressioni al personale sanitario, sempre più sentito, mentre cresce la paura tra gli operatori in prima linea ogni giorno costretti ad affrontare (e spesso subire) le situazioni più strane e difficili. Da qui la necessità, dicono Cisl e Nursind, di un posto di polizia fisso, soprattutto serale e notturno.

"Pensare di schierare forze di polizia in modo fisso all’ospedale direi che sarebbe sprecare delle risorse preziose – spiega il questore Maggese –, anche perché, ripeto, c’è bisogno in moltissime zone e purtroppo i numeri sono limitati. Però si può ragionare, e sicuramente lo faremo in Prefettura (domani, ndr), su un sistema ‘integrato’ per cui magari da una parte si va a potenziare il posto di polizia all’ospedale e dall’altra, nel tempo restante, ci sono le guardie giurate, sempre presenti. Tengo però a sottolineare che i due agenti in servizio all’ospedale non hanno propriamente i compiti di pronto intervento (anche se all’occorrenza possono naturalmente intervenire), quelli spettano alle Volanti, che arrivano in tempi brevissimi appena viene dato l’allarme". E, a proposito delle altre zone a rischio, c’è sempre quella della stazione storica con le vie limitrofe: "Se si allenta con la presenza della polizia in una zona, c’è poi il pericolo che aumenti la pressione in un’altra. È fuori discussione che ci sono soggetti problematici, i numeri non sono enormi, ma la percezione di insicurezza naturalmente ne risente. Gli interventi per liti, anche violente, riguardano spesso liti tra questi soggetti, le vittime, per così dire, ’esterne’ a questi gruppi sono abbastanza rare. Posso garantire che stiamo cercando di fare il massimo per la sicurezza dei cittadini, nei limiti del possibile". Ancora nessuna notizia in merito all’arrivo dell’esercito in zona stazione, richiesta fatta dal Comitato quest’estate. "Siamo ancora in attesa di una decisione, speriamo positiva", precisa il questore.