Reggio Emilia, 23 luglio 2023 – Matteo Materazzi, procuratore di Manolo Portanova, l’ingaggio del calciatore – condannato a sei anni in primo grado per stupro di gruppo – da parte della Reggiana ha scatenato la bufera in città.
"Lo avevamo messo in conto... Credo che nella vita però bisogna dare a tutte le persone la possibilità di difendersi. Essendo stato l’agente del padre Daniele, conosco Manolo da quando è nato e posso dire di avergli cambiato i pannolini. So della sua bontà e posso mettere la mano sul fuoco sulla sua innocenza".
Confidate dunque nel processo d’Appello.
"Per noi il giudice non ha preso in considerazione tutte le prove e in secondo grado tante cose potrebbero e dovrebbero cambiare. Sono sicuro che ne uscirà pulito".
Perché scegliere l’abbreviato?
"Era un uomo mercato in quel momento e lo volevano tante squadre. Per non rovinargli la carriera e per accorciare i tempi della giustizia, è stata presa questa decisione che non è figlia di un’ammissione di colpevolezza".
E l’offerta di risarcimento di 25mila euro alla ragazza?
"Voleva essere solo un gesto gentile, non solo distensivo, ma per compensare uno stato d’animo complicato della ragazza. Non era certo per ‘comprare’ la sua libertà o ammettere uno sbaglio. Mi dispiace quello che sta succendo attorno a Manolo, con tanta gente che giudica su qualcosa che non è ancora comprovato".
A chi si riferisce in particolare?
"Ho visto che le femministe hanno fatto un sit-in. Per Cristiano Ronaldo, quando venne accusato di violenza sessuale, non ho visto donne scendere in piazza. Non mi sta bene che Manolo diventi il capro espiatorio di tante situazioni di violenza contro le donne, che purtroppo realmente ci sono e che condanno totalmente comprendendo e appoggiando le associazioni che battagliano contro questa piaga".
E poi è intervenuta la Cgil parlando di «scelta inopportuna» da parte della società...
"Anche qui credo ci sia un accanimento, una violenza nei confronti del ragazzo che vuole fare solo il suo mestiere. Il diritto al lavoro, visto che per legge non ha alcuna restrizione, deve essergli garantito. Solo a Manolo gli è stata preclusa, in quest’ultimo anno, la possibilità di giocare. Mentre faccio l’esempio di Mendy, il calciatore del Manchester City, in Inghilterra, veniva accompagnato al campo dalla polizia, ma ha potuto continuare a giocare".
Manolo come sta vivendo questo momento?
"Senza nulla togliere alla presunta vittima della violenza, credo che Manolo sia quello che sta pagando di più. Lui ha impostato tutta la sua vita sul calcio che è il suo orgoglio. Ora ha solo voglia di fare bene e di spaccare il mondo sul campo. In realtà è sereno. Mi dice sempre: ’Se non ho fatto niente, non posso avere timore di nulla’. Si sente innocente e pensa solo ad allenarsi".
La Reggiana gli ha dato una chance.
"È una grande opportunità e siamo grati al presidente e al direttore sportivo Goretti".
Gran parte dei tifosi della Reggiana ha accolto positivamente Portanova. Diversamente da quanto successo a Bari (a gennaio scorso le pressioni fecero saltare il suo trasferimento) e Genova.
"Stavolta abbiamo fatto tutti i passi necessari per questa scelta condivisa da tutti. A Genova si poteva fare diversamente, ma ormai è acqua passata. Reggio è l’ambiente giusto per lui, in attesa che la giustizia faccia il suo corso".