Reggio Emilia, 17 settembre 2023 – La Rai ha avviato una procedura disciplinare nei confronti del giornalista Nicola Zanarini che, durante la radiocronaca della partita Reggiana-Cremonese di ieri ha commentato il gol di Manolo Portanova (condannato in primo grado a 6 anni, per stupro di gruppo): “Un gol davvero meraviglioso, che mette a tacere le polemiche" (ecco l’audio).
Una frase che ha scatenato roventi polemiche, per la quale il radiocronista si è scusato poco dopo: "Ho fatto un commento sicuramente fuori luogo e ho commesso una grave leggerezza – ha commentato Zanarini –. Tanto che subito dopo ho ricordato che l’appello dopo la condanna in primo grado a 6 anni per la pesante accusa di stupro di gruppo si terrà nei prossimi mesi a Firenze. Lungi da me il voler assolvere un imputato per un gol, nell’enfasi della radiocronaca mi è scappata una grossa stupidaggine".
La vicenda di Portanova è ormai nota in città, dal momento che il Club granata ha scelto di prenderlo in prestito nella propria squadra. Decisione che ha letteralmente spezzato in due i tifosi e la comunità tutta, tra l’indignazione di alcuni e chi sostiene che fino all’ultimo grado di giudizio sia inutile sentenziare.
Nel frattempo, è diventato ufficiale: Manolo Portanova sarà tesserato Reggiana, nessuna squalifica - almeno fin quando non sarà concluso il processo penale a suo carico. La decisione del Tribunale del Coni ruota tutta attorno a quello che viene definito "vizio di giurisdizione": in pratica, non compete alla giustizia sportiva decidere sulla colpevolezza o meno di un atleta già imputato in un altro procedimento di giustizia ordinaria.
Il Cdr Rai prende le distanze
Il Comitato di Redazione del Giornale Radio Rai-Radio 1 "prende le distanze dalle parole inopportune pronunciate dal collega della Tgr Emilia Romagna, Nicola Zanarini. Perché "ipotizzare che un gol "metta a tacere polemiche" su un caso di stupro è inaccettabile". Lo afferma una nota della rappresentanza sindacale della principale testata di informazione radiofonica del servizio pubblico. "Si prende atto - sottolinea il cdr del Gr1-Radio1 - delle dovute e immediate scuse da parte del collega per quanto detto in diretta". E "al contempo si invita a rispettare la storia di una trasmissione storica di Radio 1, autentico pilastro dell'informazione sportiva di tutta la Rai".