"Manolo Portanova per noi è un calciatore come gli altri". La Reggiana, attraverso le parole del direttore sportivo Roberto Goretti, rompe il silenzio sull’atleta condannato in primo grado a 6 anni, in abbreviato, per violenza sessuale di gruppo. Dopo la sentenza del Coni che martedì gli ha dato il via libera, il centrocampista del Genoa è stato ufficialmente tesserato dal club granata.
"Abbiamo depositato il contratto firmato dopo aver atteso il verdetto della giustizia sportiva in accordo col Genoa (titolare del cartellino, ndr)", la premessa. Poi entra nel dettaglio: "Si tratta di un contratto articolato che ci preserva da aspetti legati alla vicenda (nel caso il calciatore venga sospeso successivamente, il club granata non gli verserebbe lo stipendio, ndr), ha spiegato il ds che poi ha letto una nota ufficiale della società. "Ac Reggiana non intende in questa fase entrare nel merito della vicenda giudiziaria del calciatore, nel rispetto di tutte le parti processuali, ritenendo che questo importante e oneroso compito debba spettare esclusivamente agli organi competenti". Il dirigente, stimolato al riguardo, ha poi approfondito: "Per me Portanova non è né un santo e né un criminale, non ho alcun elemento per dirlo. Per noi ora è un calciatore come tutti gli altri, della sua situazione se ne deve occupare lui. Non siamo né assistenti sociali e né carnefici, ci occupiamo di calcio nel rispetto delle regole. Nel momento in cui si saranno espressi i giudici in maniera definitiva, il mio pensiero e quello della Reggiana saranno quello dei giudici".
Poi la chiosa finale di Goretti è relativa a tutte le polemiche che sono state innescate e che hanno spaccato l’opinione pubblica fino ai recenti blitz delle associazioni femministe, dal sit-in in piazza Prampolini fino al flash mob al centro sportivo d’allenamento in via Agosti: "Noi come società rispettiamo tutti: i giornali e le tv che fanno le loro legittime ricerche e le interviste, così come rispettiamo i politici di destra e di sinistra, ma anche le manifestanti che siano tante o poche. Credo però che sia necessario – argomenta il direttore sportivo della Reggiana – che tutti rispettino la proprietà della Reggiana, composta da imprenditori per bene ed educati come il presidente Carmelo Salerno e il vicepresidente Giuseppe Fico, e da un gigante come il nostro patron Romano Amadei, una persona di spessore morale incredibile".
Il calciatore – che due giorni fa aveva pubblicato una storia su Instagram ("90 minuti a settimana") – pensa solo al campo. E domenica pomeriggio a Fiorenzuola Portanova potrebbe esordire ufficialmente nel match di Coppa Italia contro il Pescara. La palla poi a fine anno passerà ai giudici della Corte d’Appello.