"Cambiano le amministrazioni, si promette il cambiamento, poi le logiche sono sempre le stesse e assistiamo ad una fame di poltrone che sul finire del 2024 appare ai cittadini sempre più anacronistica e incomprensibile. La Regione non è un ente di collocamento per gli uomini del Pd rimasti senza incarico". Così Fabio Filippi di Forza Italia commenta le nomine in Regione di Luca Vecchi e di Giammaria Manghi. "Nulla di personale contro Vecchi e Manghi – spiega Filippi –, ma la vicenda merita alcune osservazioni di metodo e di merito. La prima riguarda il metodo: il sistema delle ‘porte girevoli’ grazie al quale gli ex amministratori del Pd, rimasti senza incarico, vengono ricollocati in posti di prestigio e ben retribuiti non fa altro che allontanare sempre di più la gente dalla politica. De Pascale è partito male: ha creato ad hoc, a spese dei cittadini, un incarico per garantire la permanenza in Regione di Manghi. Che bisogno c’era di un coordinatore delle politiche sportive quando esiste un assessorato con un numeroso staff e più funzionari al suo servizio?".
"L’incarico a Vecchi è sicuramente prestigioso, il capo di gabinetto è un ruolo fiduciario e il presidente sceglie chi vuole – precisa Filippi –, ma è curioso che de Pascale abbia scelto per quel ruolo l’unico sindaco del Pd che a Reggio Emilia è riuscito nell’impresa di andare al ballottaggio. Vecchi dice che metterà nell’incarico l’esperienza maturata a Reggio. Peccato che la città stia scontando l’immobilismo della sua amministrazione. L’auspicio è che Vecchi possa portare avanti le istanze del territorio reggiano: esercito in stazione, apertura dei punti nascita in montagna, diga di Vetto, sanità efficiente, solo per citarne alcune".