Prima l’idillio per salvare l’azienda, ora i pesanti scricchiolii di una frattura che al momento sembra insanabile. Roberto Pini – il ’re’ della bresaola valtellinese – che detiene ora il pacchetto di maggioranza di Ferrarini, avrebbe messo alla porta due storici membri della famiglia, ossìa Luca e Lucio, sollevandoli dagli incarichi dirigenziali e interrompendo i rapporti di lavoro. Si vocifera addirittura che non possano mettere piede all’interno dell’azienda di Rivaltella. Cosa ci sia alla base della rottura non è dato sapersi, ma rumors parlano di divergenze sulle strategie di rilancio e risanamento, non ultimo del maxi investimento per il nuovo futuro stabilimento produttivo nel polo ex Aia di Masone. Ufficialmente nessuno parla. Anche se una mezza conferma al Carlino era arrivata da Lisa Ferrarini, ex amministratrice delegata del gruppo agroalimentare. "Per parlare devo consultarmi prima coi miei legali", aveva detto senza smentire.
Dopo il concordato preventivo, in seguito alla crisi di liquidità che si era manifestata nel 2018, spingendo dunque Ferrarini a cedere le azioni, gli esponenti della famiglia erano rimasti tuttavia in azienda con ruoli dirigenziali. Come dipendenti, insomma. Tutto sembrava filare liscio e il duetto Pini-Ferrarini sembrava essere accompagnato da un rapporto molto stretto anche per fare fronte comune agli ’assalti’ della cordata Gsi-Bonterre per rilevare l’azienda. Invece si è ribaltato tutto. Ma se Pini è forte dell’80% del pacchetto azionario, Ferrarini conserva ancora il 20% delle quote. Almeno fino all’omologa definitiva del concordato che non arriverà, presumibilmente, prima dell’inizio 2025; in ballo infatti c’è ancora il ricorso in Cassazione proprio di Gsi-Bonterre sul concordato. Solo quando sarò omologato definitivamente il piano, allora le quote di Ferrarini – come da accordi già siglati – andranno tutte a Pini. Ma fino ad allora "prima di mettermi alla porta ce ne passa...", avrebbe confidato Lisa agli amici. Se non ricompatteranno, si prevedono tempi di dura battaglia.
dan. p.