REDAZIONE REGGIO EMILIA

Pietra d’Inciampo a Casalgrande (Reggio Emilia): la cerimonia in onore di Dannunzio Ferioli

È il 135esimo comune della provincia ad aver aderito al progetto. La posa si è tenuta a Sant’Antonino in via Rio Rocca 7 alla presenza del sindaco Giuseppe Daviddi

La pietra d'inciampo nel comune di Casalgrande dedicata a Dannunzio Ferioli

La pietra d'inciampo nel comune di Casalgrande dedicata a Dannunzio Ferioli

Reggio Emilia, 29 gennaio 2025 – Posata la prima pietra d’inciampo nel comune di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia. È successo in via Rio Rocca 7 a Sant’Antonino, una delle otto frazioni del Comune e dove abitava Dannunzio Ferioli.

La cerimonia si è tenuta oggi, alla presenza del Sindaco Giuseppe Daviddi, dei membri della Giunta Comunale e del Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Ferrari, dei consiglieri di maggioranza e opposizione, nonché di tutte le autorità civili, religiose e militari.

Casalgrande è il 135esimo Comune in provincia di Reggio ad aver posato le pietre d’inciampo. 

Cosa sono le pietre d’inciampo 

Gli Stolpersteine (letteralmente, “pietre d’inciampo”) sono blocchi quadrati di pietra (grandi all’incirca quanto un sanpietrino), ricoperti di ottone lucente e vengono posti davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti. Su di essi vengono incisi i dati biografici delle vittime da commemorare (nome, anno di nascita, giorno e luogo della deportazione, data di morte). 

Chi era Dannunzio Ferioli

Dannunzio Ferioli nacque a Casalgrande il 14 maggio 1922. Nel 1937, e fino al 1950, la residenza della sua famiglia era in via Rio Rocca numero 7, a Sant’Antonino. Viveva quindi proprio dove oggi è stata posata la pietra, anche se della sua abitazione non rimane alcuna traccia.

Il 24 gennaio 1942, non ancora ventenne, venne chiamato alle armi. Fu dichiarato prigioniero dall’8 settembre 1943 al 18 ottobre 1943.

Mentre era su una nave diretta in Germania, carica di armi per l’esercito tedesco e di uomini per i campi di concentramento, l’esercito britannico avvistò l’imbarcazione e decise di bombardarla.

Si salvarono solo poche centinaia di passeggeri. Fra di loro non c’era Danunzio, che da allora risulta disperso.

Daviddi: “Le pietre d’inciampo sono il più vasto monumento antifascista in Europa”

“La posa di una pietra d’inciampo a Casalgrande rappresenta un momento di grande rilevanza, non solo per la comunità locale ma per tutta la nostra memoria collettiva. Le pietre sono il più vasto monumento antifascista in Europa” – ha dichiarato il sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi e continua –  “Il percorso di Dannunzio Ferioli è un esempio di resistenza e coraggio che non possiamo dimenticare ma che, al contrario, abbiamo il dovere di far vivere nella nostra quotidianità”. 

Conclude il Primo cittadino: “La memoria, quindi, non è qualcosa che appartiene solo al passato, ma un impegno che ci riguarda ogni giorno. Questo tipo di riflessioni e azioni quotidiane, ispirate da figure come Dannunzio Ferioli sono la vera eredità che possiamo lasciare alle future generazioni”.