Reggio Emilia, 23 ottobre 2024 – “Contiamo di chiudere le rotte arginali del Crostolo e del canalazzo Tassone entro la serata, se non ci sono imprevisti”. Così ha comunicato alle 18,30 di ieri l’Agenzia interregionale per il Po, a cui competono tutte le opere e la vigilanza sul Grande Fiume ed i suoi affluenti, compresi Secchia ed Enza e i torrenti reggiani dal Modolena, al Rodano al Crostolo stesso.
Decine di squadre in campo con macchinari per il movimento terra, camion che scaricavano massi e inerti: gli operatori dell’Aipo e della Bonifica in un giorno hanno svolto un lavoro immane, in condizioni anche di elevato rischio, a ridosso delle arginature danneggiate.
Nell’enorme falla tra Santa Vittoria di Gualtieri e Cadelbosco Sotto si è riusciti a creare una bassa ma resistente muraglia che lentamente ha arginato la fuoriuscita delle acque. Intanto le idrovore degli impianti della Bonifica dell’Emilia Centrale scolmavano i canali gettando milioni di metri cubi di acqua in Po.
Essendo diminuita la pressione dei corsi d’acqua, altre falle negli argini non si sono aperte. Inoltre le previste piogge sono cadute solo dal pomeriggio e si sono manifestate di lieve entità, aiutando il deflusso verso nord dei torrenti. Al Torrione di Boretto ha avuto successo, per far defluire le acque in sicurezza, anche la manovra della Bonifica di una "tracimazione controllata” all’interno del piazzale e del capannone.
"Un sacrificio necessario che ha avuto esito positivo”. Nel cuneo di territorio allagato Crostolo e Tassone l’acqua ha continuato a salire tutto il giorno, specialmente a Villa Seta, anche se la progressiva chiusura delle rotte ha stabilizzato la situazione.
Restano chiuse la Sp63 e altre strade per non creare difficoltà al passaggio di personale e mezzi, e per non mettere in pericolo cittadini avventati o semplicemente curiosi. Il colmo della Piena ha superato le sponde reggiane lunedì, transitato nel corso della successiva nottata oltre Luzzara verso a Borgoforte. L’acqua invade ancora molte aree golenali ed è raccomandata massima prudenza nell’avvicinarsi.
Gli uffici centrali e territoriali Aipo e la Bonifica restano attivi h24 per il monitoraggio e per eventuale pronto intervento, in coordinamento con i sistemi regionali e locali di protezione civile. Il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari ha invece firmato ieri l’ordinanza con cui si dispone la chiusura del Centro operativo comunale (Coc), considerandosi «cessata la fase di allarme e allerta per il territorio reggiano» in relazione al maltempo. La dichiarazione di fine emergenza si basa sulle previsioni dell’agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile che, alle 9.51 di ieri indicavano «una sostanziale riduzione delle soglie di rischio idraulico».