Giovedì notte a Rubiera, durante i festeggiamenti di Halloween, la polizia locale dell’Unione Tresinaro Secchia ha ritirato alcune scatole di petardi utilizzati da minorenni. Gli agenti hanno compiuto diversi controlli nel territorio di propria competenza per evitare spiacevoli problemi o situazioni pericolose. "Giovedì notte la polizia locale ha rinvenuto, durante le identificazioni, una serie di petardi la cui vendita è riservata ai maggiorenni – dice il sindaco Emanuele Cavallaro –. I petardi erano invece nelle mani di chi non poteva averli. Maneggiare materiale di questo tipo può essere pericoloso e se il minorenne si fa male sono poi guai per il ferito, ma anche per chi lo ha ‘armato’ e non ha badato a lui".
"Tra l’altro – aggiunge il primo cittadino – questa cosa dei petardi è una cosa che non ha nulla a che vedere con Halloween. È una aggiunta nostrana di cui forse si può fare a meno. Più caramelle e meno botti".
Cavallaro riferisce che quest’anno fortunatamente non si sono registrati gravi danni durante le feste del 31 ottobre. La polizia locale ha eseguito diverse verifiche e non sono stati segnalati danneggiamenti o incendi. Nei comuni del comprensorio ceramico reggiano sui social non sono però mancate le proteste per l’utilizzo dei petardi durante la serata e notte di giovedì. Una cittadina, su un gruppo social di Castellarano, ieri ha denunciato che un petardo sarebbe stato gettato all’interno della sua abitazione.
"In occasione – scrive la donna – della festa di Halloween, nota nel mondo soprattutto per lo scoppio di petardi, ha fatto sì che uno di questi botti sia stato lanciato dalla strada in casa mia ed entrando dalla finestra è esploso. Ho un bambino di 20 mesi e lascio a voi l’immagine di cosa può provare una madre nel poter pensare a cosa avrebbe potuto causare lo scoppio di quel petardo vicino al bambino. Per poi non parlare delle uova lanciate sulle finestre e balconi di tutto il vicinato".
Matteo Barca